SALUTE. OK UNANIME A PLN CONTRASTO A DEFICIT ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ
(ACON) Trieste, 3 feb - Sono bastati pochi minuti,
all'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia, per
concedere in maniera convinta e trasversale il via libera a
un'iniziativa che mira a rafforzare le azioni e i provvedimenti
legati alle necessità sanitarie, educative e sociali dei sempre
più numerosi soggetti alle prese con un disturbo da deficit di
attenzione e iperattività.
Dopo il parere unanimemente favorevole già espresso dalla III
Commissione presieduta da Ivo Moras (Lega), anche l'Aula
consiliare ha così ribadito il suo piano appoggio alla proposta
di legge nazionale 17, contenente disposizioni in materia di
diagnosi, cura e abilitazione delle persone affette da Ddai e/o
Adhd.
Il Consiglio regionale, presieduto da Piero Mauro Zanin, ha
dunque promosso il documento verso la seconda fase di un iter che
prevede ora l'approdo della norma a livello di ministero della
Salute per uniformare il modo di affrontare la patologia
attraverso una legge nazionale di riferimento.
Aperta dalle parole del relatore unico Moras, promotore e primo
firmatario (affiancato dagli altri esponenti del Carroccio, ai
quali si era successivamente unito anche il collega Edy Morandini
del Progetto Fvg/Ar), l'istanza ha progressivamente trovato la
sottoscrizione da parte di tutti i gruppi consiliari dell'Aula.
I 10 articoli della pdln 17, pur costituendo una norma che lo
stesso Moras nella sua relazione ha definito "di carattere
generale e astratto (ma, di fatto, punto di partenza per la presa
in carico delle persone, necessaria e propedeutica
all'inclusione, nonché al miglioramento della loro qualità di
vita)", mirano a riconoscere Ddai o Adhd come patologia
invalidante, tale da determinare un'alterazione precoce e globale
di tutte le funzioni essenziali nei processi evolutivi.
Il fine è quello di uniformare in Italia il modo di affrontare la
patologia per portare a un'esatta e appropriata gestione di
bambini, adolescenti e adulti affetti da un disordine dello
sviluppo neuro psichico, caratterizzato da iperattività,
impulsività e incapacità a concentrarsi che si manifestano
generalmente prima dei 7 anni. Una patologia che, se
diagnosticata per tempo, permette tuttavia a chi ne è affetto, e
alla sua famiglia, di condurre una vita dignitosa.
"Il provvedimento - ha spiegato Moras - non si limita a delineare
la presa in carico del bambino, ma si prefigge di accompagnarlo
in un percorso di vita che lo faccia sentire il più possibile
accettato e non emarginato perché ritenuto ingestibile. Vengono
perciò previste misure di supporto volte a garantire
l'integrazione, nonché la collaborazione dei settori pubblici
della sanità e dell'assistenza sociale con il terzo settore e la
cooperazione sociale".
Fondamentale è stata definita anche l'adozione di uno specifico
Piano nazionale, insieme all'istituzione di appositi centri
regionali, alla creazione di una rete regionale, nonché alla
promozione di un comitato tecnico-scientifico volto al
monitoraggio e alla verifica.
Esplicito plauso è stato espresso dal dem Roberto Cosolini e
dalla civica Simona Liguori, insieme a Furio Honsell (Open
Sinistra Fvg), al pentastellato Andrea Ussai (che ha auspicato
"un'attivazione immediata per emanare indirizzi specifici, come
già fatto da altre Regioni") e Giampaolo Bidoli (Patto per
l'Autonomia).
Il vicepresidente Fvg con delega a Salute, Politiche sociali e
Disabilità, Riccardo Riccardi, ha confermato la volontà "di non
perdere tempo, perché ci sono tutte le possibilità per
concretizzare ulteriormente questo percorso in tempi brevi, visto
che la norma può andare direttamente all'attenzione del
Parlamento. Inoltre, rivolgendomi a coloro che opereranno in
quest'aula durante la prossima legislatura, consiglio - ha
concluso - di prendere come esempio questo percorso, perché
caratterizzato da un metodo efficace che va replicato a vantaggio
di tematiche altrettanto importanti".
ACON/DB-fc