SALUTE. OK UNANIME AULA A MOZIONE CAPOZZELLA RICONOSCIMENTO INFERMIERI
(ACON) Trieste, 3 feb - Approvata all'unanimità dal Consiglio
regionale, sotto la presidenza di Piero Mauro Zanin, la mozione
presentata dal capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Mauro
Capozzella, ed emendata da Ivo Moras (Lega), relativa al
riconoscimento e alla valorizzazione della professione
infermieristica in Fvg.
Nel testo si chiede alla Giunta regionale l'impegno a riconoscere
l'importanza della professione infermieristica, dando mandato
alle Aziende sanitarie di applicare la norma sul conferimento di
incarichi dirigenziali di tipo gestionale e professionale agli
infermieri e alle altre professioni sanitarie, nonché di
rispettare modalità e tempistiche dei pagamenti previsti per
incentivazioni economiche, valutando di aumentare la dotazione di
personale.
"Nel secondo semestre del 2021 più di duecento infermieri - ha
spiegato Capozzella - si sono dimessi dal settore pubblico, e il
primo tema è quello di salvaguardare queste risorse pubbliche,
limitando la fuga verso il privato. Bisogna poi cogliere al volo
l'occasione e le opportunità offerte dal Pnrr".
L'emendamento proposto da Moras premette che la competenza
primaria in questo campo "appartiene allo Stato, a cui noi
suggeriamo nuove misure, tra cui l'aumento della retribuzione e
la stabilizzazione". Quanto al secondo impegno, viene
specificato che il trattamento premiale rientra nell'ambito della
contrattazione aziendale decentrata, che terrà conto delle
verifiche sul livello di raggiungimento degli obiettivi.
È intervenuto anche Andrea Ussai (M5S), che ha lavorato a lungo
sul testo approdato in Aula e si è visto accogliere la proposta
di allargare il titolo della mozione a tutte le professionalità
sanitarie: "Spero - ha detto Ussai - che questo diventi un
impegno sostanziale e non soltanto formale". Furio Honsell (Open
Fvg) ha condiviso esplicitamente la mozione, poi condivisa da
tutti i gruppi.
Nell'esprimere il suo consenso alla mozione sulla base delle
correzioni proposte da Moras, il vicegovernatore con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi, ha premesso che "o ci sarà nei
prossimi anni una grande riforma nazionale della sanità oppure
sarà difficile garantire l'articolo della Costituzione che parla
di diritto alla salute". L'assessore ha parlato di "due grandi
questioni", il tema degli specializzandi e dell'inizio effettivo
dell'attività professionale, e quello dei compiti oggi di
esclusiva competenza del medico attribuibili a infermieri e
assistenti sanitari.
ACON/FA-fc