IMMIGRAZIONE. DDL IN VI COMM. ROBERTI: NON È SOLO RICHIEDENTI ASILO
(ACON) Trieste, 7 feb - "L'immigrazione non è solo quella dei
richiedenti asilo". È questo il concetto-chiave dal quale
l'assessore Pierpaolo Roberti è partito per illustrare ai
consiglieri della VI Commissione, riuniti in aula dal presidente
Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar), il disegno di legge di riforma
del settore.
"La vecchia norma - ha detto ancora Roberti - era completamente
centrata sul tema dei richiedenti asilo e della rotta balcanica.
Al punto che noi abbiamo dovuto finanziare la comunità serba e la
comunità croata al di fuori della legge sull'immigrazione. E si
tratta di un assurdo dal momento che la gran parte degli
immigrati - ha ribadito l'esponente della Giunta Fedriga - arriva
tramite canali legali e si integra perfettamente nel territorio".
Andando a "ritagliarsi spazi di manovra in un campo di competenza
esclusiva dello Stato", il ddl 193 (Sistema integrato di
interventi in materia di immigrazione) enuncia una serie di
obiettivi, tra i quali, ha spiegato ancora l'assessore,
"prevenzione e contrasto dei fenomeni di radicalizzazione,
attenzione alla parità di diritti tra uomini e donne, che in
certe culture va affrontato con maggior forza. E ancora sostegno
al plurilinguismo, integrazione scolastica dei bambini stranieri,
supporto ai Comuni nella gestione dei minori non accompagnati e
coordinamento della Regione nella formazione dei mediatori
culturali".
Prevista anche "la collaborazione con gli organi dello Stato nel
contrasto all'immigrazione irregolare, dando supporto
nell'acquisto di strumentazioni e nella manutenzione
straordinaria di immobili destinati alle istituzioni preposte".
Il ddl dispone anche l'avvio di un Osservatorio regionale
sull'immigrazione, "luogo fisico di analisi dei fenomeni".
In attesa dell'esame approfondito del testo, con il voto articolo
per articolo previsto giovedì 9 nel corso della prossima seduta
della VI Commissione, alcuni consiglieri di Opposizione hanno
espresso le prime perplessità sul ddl. Furio Honsell (Open
Sinistra Fvg) si è chiesto se fosse davvero necessario "un
percorso così accelerato", mentre Andrea Ussai (M5S) si è
rammaricato "per l'assenza della programmazione annuale e
triennale che veniva prevista in precedenza".
Le audizioni dei portatori di interesse hanno innescato altri
botta e risposta sulle modalità di convocazione degli auditi,
dopo che la rappresentante di Confcooperative, Tania Vescul,
aveva detto di aver ricevuto il ddl soltanto nella giornata
odierna. Al punto che Honsell ha chiesto di programmare altre
audizioni in una seduta successiva.
Dai "tecnici" sono giunti comunque spunti e osservazioni. Tiziana
Trebbian, per l'Ufficio scolastico regionale, considera
"essenziali gli interventi linguistici nelle scuole" e ha fatto
cenno ad accordi tra Usr e Centri provinciali per l'istruzione
degli adulti in tema di dispersione scolastica, orientamento e
lotta all'analfabetismo funzionale e digitale. Francesca Papais,
presidente del Consiglio delle autonomie locali che aveva
approvato il ddl con 8 voti a favore e 4 astensioni, ha
sottolineato "l'importanza del ruolo del mediatore culturale,
perché spesso i migranti sono seguiti da volontari che non hanno
la competenza necessaria".
Dusy Marcolin, presidente della Commissione regionale per le pari
opportunità, ha chiesto e ottenuto di focalizzare l'attenzione
del ddl anche "sul contrasto alle pratiche di mutilazioni
genitali femminili e sul fenomeno dell'abbandono scolastico",
apprezzando i passi che riguardano la parità di diritti. In
rappresentanza dei mediatori culturali, Valentina Tedeschi ha
invece sottolineato "il bisogno di mediazione linguistica e
culturale anche nei nidi di infanzia".
Nell'intervento più articolato, il Garante per i diritti della
persona, Paolo Pittaro, ha auspicato che la legge inserisca un
riferimento al Dpr entrato in vigore di recente e che introduce
il permesso di soggiorno per integrazione, rivolto ai minori che
appena compiuti i 18 anni non potrebbero altrimenti rimanere sul
territorio nazionale. Analoga copertura il regolamento assicura a
chi si vede rifiutare la protezione internazionale, ma ha la
possibilità di rimanere in Italia per motivi di lavoro o di
studio. A Pittaro sta a cuore il problema dei minori stranieri
non accompagnati "che sono più di 1500 in Fvg, più di quanto non
dicano le cifre ufficiali, ma sono seguiti di fatto solo da una
settantina di tutori volontari. Ai quali andrebbe riconosciuto
almeno un rimborso delle spese di viaggio o una polizza di
assicurazione".
Pittaro è stato poi tirato in ballo da Mauro Capozzella,
capogruppo del M5S, che gli ha chiesto un parere sui princìpi
generali del ddl, sentendosi rispondere che "il Garante dei
diritti non può esprimersi sui princìpi, né condizionare
l'attività del legislatore, e si limita a parlare dei temi di sua
competenza. Nell'insieme mi pare si possa dare un parere
positivo". Affermazione che non è piaciuta a Chiara Da Giau (Pd):
"Mi meraviglio che il Garante non approfondisca elementi di
evidente discriminazione".
Parole che hanno provocato la vivace reazione del Centrodestra.
"Qui si chiedono giudizi politici a un audito, mi sembra folle",
ha commentato Roberti. Mentre Antonio Calligaris (Lega) ha
rigettato la richiesta di allargare le audizioni, sostenendo che
"non ha senso sentire associazioni che ci criticano dicendo che
non accogliamo". "Dobbiamo accogliere le persone, ma metterle in
condizione di ritornare nel loro Paese", ha suggerito invece
Stefano Turchet (Lega), riferendo di preoccupazioni espresse
dall'ambasciatore italiano in Kosovo a proposito di minori
lasciati partire dalle famiglie di origine.
L'assessore Roberti ha infine risposto a Pittaro sul Dpr
collegato alla legge Zampa, esprimendo il suo dissenso politico
rispetto a un testo che a suo parere "favorisce molto il flusso
di minori dal Kosovo, poi chiamati dalle aziende a lavorare con
un effetto di distorsione del mercato. Rivendico in ogni caso -
ha concluso l'assessore - la finalità del ddl che è la gestione
efficace del fenomeno migratorio, favorendo lo sviluppo armonioso
delle relazioni tra persone".
ACON/FA