VIABILITÀ. ZANON (PL): PIANCAVALLO-TAMBRE, NIENTE VETI MA APPROFONDIRE
(ACON) Trieste, 8 feb - "Sono lieto che la mia proposta abbia
fatto scaturire un animato dibattito, perché per trovare delle
soluzioni sono necessarie la conoscenza, l'analisi,
l'approfondimento, il confronto dialettico e la sintesi tra le
varie visioni. Spiace però constatare che, in molti casi, si
vogliano porre dei veti a prescindere, prima ancora che la
questione sia stata discussa".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Emanuele Zanon
(Polo liberale), ritornando sul tema della strada che collega
Piancavallo e Cansiglio, dopo aver portato "la proposta per la
redazione di uno studio di fattibilità per la sistemazione del
collegamento viario. Svariate realtà - associazioni e
rappresentanti politici - hanno tuttavia già assunto delle
posizioni pregiudiziali".
"Con la mia istanza - prosegue l'esponente liberale - ho voluto
lanciare un sasso nello stagno, affinché si ricominciasse a
parlare di un tema storico dal grande potenziale che da anni era
uscito dall'orbita del dibattito politico. Nella mozione e nelle
mie dichiarazioni, peraltro, non ho mai fatto un riferimento
esplicito alla viabilità automobilistica: ho sempre parlato solo
di collegamento turistico e chiusura dell'anello viario, che
potrebbe riguardare anche solo il turismo lento. Non escludo, in
verità, che anche le auto potrebbero transitarvi, ma solo perché
credo che l'idea vada dibattuta e verificata prima di dire sì o
no".
"Il ruolo della politica - spiega Zanon - è fare una sintesi tra
i punti di vista di tutti i portatori di interesse, i quali hanno
ovviamente sensibilità ed esigenze diverse. Trovo insensato porre
dei veti pregiudiziali, come in molti si sono affrettati a fare
in questa occasione. Credo che il rapporto costi-benefici e il
reale impatto ambientale dell'opera dovrebbero venire delineati
attraverso uno studio tecnico-economico che evidenzi dei dati
oggettivi. Altrimenti, si corre il rischio di esprimere posizioni
preconcette, generiche ed emozionali".
Zanon, inoltre, non crede che "affacciarsi sul Veneto si traduca
in uno svantaggio per il Friuli, come alcuni detrattori hanno
sostenuto negli ultimi giorni sui social. Il Piancavallo e
l'Alpago sono complementari, non contrapposti. Dunque, mantenerli
disconnessi significa perdere punti di forza e opportunità di
sviluppo. Mi ha fatto piacere aver ricevuto molteplici
apprezzamenti per la proposta da amministratori comunali e
cittadini".
Il rappresentante del Pl, infine, ha anche "respinto al mittente
le accuse di non essersi speso per il Piancavallo quando, in
occasione degli Eyof, al Palaghiaccio è stata preferita la fiera
di Udine. Non sono intervenuto sul tema del Festival olimpico -
conclude Zanon - anche se condivido alcuni aspetti della critica,
perché preferisco concentrarmi sugli investimenti strutturali,
che durino nel tempo e portino vantaggi a lungo termine, anziché
su azioni estemporanee che durano una stagione. Sistemare una
strada come la Piancavallo-Cansiglio, ad esempio, può portare
benefici permanenti per il futuro. Concordo, tuttavia, sul fatto
che la località sciistica pordenonese sia stata troppe volte
messa in secondo piano rispetto ad altre in termini di
investimenti regionali".
ACON/COM/db