IMMIGRAZIONE. DA GIAU (PD): DDL CDX TRATTA GLI STRANIERI COME PERICOLO
(ACON) Trieste, 9 feb - "Dopo cinque anni di fallimenti,
proclami e scaricabarile sulla gestione dei migranti, abbiamo
dovuto attendere la fine della legislatura per vedere la proposta
di legge spot di Fedriga e Roberti. Dopo aver demolito un sistema
che, con i suoi limiti, dava una risposta al complicato tema
della gestione dei migranti, oggi il Centrodestra dà il peggio di
sé. Risponde a fenomeni complicati con un testo privo di
riferimenti valoriali, attraverso un principio securitario e di
controllo che vede l'immigrazione solo come un pericolo".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Chiara Da Giau
(Pd), dopo l'approvazione in VI Commissione del disegno di legge
193 sul sistema integrato di interventi per l'immigrazione.
"Nella precedente legislatura - ricorda la dem - era stato fatto
un lavoro lungo e complesso che aveva messo assieme tutti i
soggetti competenti, dai Comuni alle associazioni, per arrivare a
un provvedimento che avesse una visione amplia di tutte le
persone straniere che risiedono o sono presenti sul nostro
territorio, compresi i migranti. Cercando di cogliere le
necessità e i servizi da offrire, si era inteso garantire una
vera idea di sicurezza che non si può pensare di delegare
esclusivamente al controllo, con telecamere e fototrappole come
il Centrodestra semplicisticamente vuole fare, ma garantire di
vivere tranquillamente e non dover ricorrere a espedienti per
mantenersi sul territorio".
"Oggi - continua la Da Giau - la Lega e il resto del Centrodestra
ribadiscono la loro volontà di intervenire e trattare
l'immigrazione solo come un'emergenza, appunto con l'approccio
del controllo e con il tentativo di farsi paladini della
legalità, volendo sottintendere che chi è dall'altra parte, ossia
il Centrosinistra, sia a favore dell'immigrazione clandestina e
dell'illegalità, cosa assolutamente falsa. In realtà è proprio
questo approccio emergenziale di controllo a creare interventi
spesso di facciata che ottengono risultati opposti a quelli
dichiarati".
"Con questa norma - conclude l'esponente del Pd - manca
assolutamente un impegno della Regione a una programmazione di
lungo respiro che tenga conto delle dinamiche in atto e di quelle
che dovrebbero positivamente essere attuate per garantire la
tenuta della società. Al di là di alcuni interventi doverosi e
corretti presenti nel testo, l'impostazione generale della norma
che gioca con le parole, parlando in maniera sottile di
irregolari e clandestini, non può che essere giudicata
negativamente, come una bandierina che l'assessore Pierpaolo
Roberti pianta per necessità a fine legislatura".
ACON/COM/rcm