SALUTE. CAREGIVER FAMILIARI: OK UNANIME III COMM, LUNEDÌ ESAME AULA
(ACON) Trieste, 10 feb - Lo avevano auspicato un pó tutti, dal
vicegovernatore Fvg con delega a Salute, Politiche sociali e
Disabilità, Riccardo Riccardi, al presidente della III
Commissione, il leghista Ivo Moras, fino ad alcuni tra i numerosi
portatori di interesse auditi mercoledì scorso durante i lavori
dell'apposito Comitato ristretto.
Il documento relativo alle "Disposizioni per il riconoscimento,
la valorizzazione e il sostegno del caregiver familiari" (questo
il suo nuovo titolo) esce dalla III Commissione con un via libera
unanime, pronto per passare subito all'attenzione dell'Aula, dove
il suo esame è già stato calendarizzato per la seduta in
programma lunedì prossimo, 13 febbraio (prima di tre giornate
consecutive nell'emiciclo di piazza Oberdan a Trieste), quando i
relatori saranno lo stesso Moras, insieme a Chiara Da Giau (Pd) e
al pentastellato Andrea Ussai.
In questo modo, i testi originariamente presentati in qualità di
primi firmatari da Walter Zalukar del Polo liberale (la proposta
di legge 104) e dalla dem Da Giau (pdl 110) trovano ora
un'adeguata sintesi uscita dagli uffici della Direzione Salute
che, arricchita anche dai contributi suggeriti dagli
stakeholders, va a creare un provvedimento che potrà comunque
essere ancora oggetto di lievi modifiche attraverso specifici
emendamenti.
I lavori avevano preso il via con un minuto di raccoglimento,
richiesto da Moras, per "dedicare un pensiero sincero al Giorno
del Ricordo, commemorando in maniera collettiva le vittime di
tutti i soprusi".
Apprezzamento trasversale, in sede di voto, è stato espresso nei
confronti di tutti i dieci articoli che compongono il dispositivo
con una serie di interventi da parte dei consiglieri per
approfondire alcuni passaggi o anticipare qualche variazione
ancora da apportare.
Da Giau ha evidenziato che "è stata trovata una modalità
espressiva che, pur adeguandosi alla definizione nazionale, al
tempo stesso apre le porte alle auspicate novità per chi viene
considerato un caregiver, rendendo la norma davvero attuale".
Quindi, ha focalizzato la sua attenzione sulla figura
dell'amministratore di sostegno, puntualizzando la sua volontà
originaria di "evitare esclusioni, pur riconoscendo la diversità
tra le due figure che, in certi casi, possono però risultare
compresenti".
Da parte dell'esponente del Partito democratico è emerso anche
l'apprezzamento per lo spazio riservato alle esigenze dei giovani
caregiver, al Piano triennale regionale degli interventi per la
valorizzazione del caregiver e ai monitoraggi ("anche per far
emergere tutta la realtà dei soggetti coinvolti che, a volte, non
sono neppure consapevoli del ruolo svolto"), nonché l'istanza di
"aggiungere ai termini consulenza e supporto psicologico, anche
quello di vigilanza sanitaria". Tra gli altri punti fondamentali
presenti, Da Giau ha elencato anche "l'estensione della
definizione di caregiver, l'introduzione della differenziazione
tra caregiver primario e secondario e il riconoscimento dei
bisogni con piani particolarizzati. Questa norma - ha concluso -
potrà dare un concreto contributo anche a livello nazionale".
Anche Ussai si è soffermato sul ruolo dell'amministratore di
sostegno e sull'importante dei monitoraggi, allargando le
tematiche "allo stress, alla residenzialità e all'adattamento
all'ambiente domestico", ma ribadendo il suo rammarico "per non
aver avuto più tempo utile per esaminare a fondo i contributi
degli auditi. Grazie, comunque, alla disponibilità della
Maggioranza: quando c'è la volontà di approvare una norma, le
cose alla fine si riescono sempre a fare".
Il vicegovernatore Riccardi, dal canto suo, ha definito
"condivisibili" tutti gli interventi, parlando di "traguardo
importante", invitando alla massima attenzione "perché esiste
sempre il rischio di inserire delle cose e dimenticarne altre" e,
infine, auspicando che anche l'Aula si esprima in maniera
favorevolmente unanime sul testo che sarà chiamata a esaminare.
ACON/DB-fc