FINANZE. ACQUISTO CREDITI FISCALI: NO AULA A PROCEDURA URGENZA PDL 194
(ACON) Trieste, 13 feb - Una tematica certamente condivisibile
nei suoi contenuti e già da tempo all'attenzione dell'Esecutivo
regionale, ma non ancora pronta per essere affrontata a livello
legislativo a causa della necessità di pervenire agli adeguati
approfondimenti anche a livello ministeriale.
Sulla base di queste motivazioni, il Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia, presieduto da Piero Mauro Zanin, ha
espresso parere contrario (Opposizioni favorevoli, insieme a
Walter Zalukar del Polo liberale) alla richiesta di procedura
d'urgenza avanzata dalla dem Mariagrazia Santoro per
calendarizzare entro mercoledì (terza e ultima giornata
consecutiva d'Aula prima dello stop imposto dalle elezioni)
l'esame della proposta di legge 194 sul tema dell'acquisto dei
crediti fiscali da parte della Regione.
L'istanza, presentata il 7 febbraio scorso dalla stessa Santoro
insieme ai colleghi di partito Sergio Bolzonello e Nicola
Conficoni, prendeva spunto dall'assunto secondo il quale "sulla
base del combinato disposto dai Decreti aiuti, aiuti bis e
semplificazioni è stato previsto che alle banche sia sempre
consentita la cessione a favore di soggetti diversi dai
consumatori o utenti, che abbiano stipulato un contratto di conto
corrente con la banca stessa, senza facoltà di ulteriore
cessione".
"Anche in seguito alla norma sul fotovoltaico, gli istituti di
credito - ha spiegato la prima firmataria della pdl 194 - non
hanno più plafond per comprare i crediti dalle imprese, dai
cittadini e dai condomini. In altre Regioni, come la Sardegna,
l'Amministrazione regionale ha però acquisito i crediti dalle
banche, liberandole di plafond che, a loro volta, possono così
dare ai cittadini. Si tratta di un esempio importante - così lo
ha definito Santoro - perché i decreti nazionali dicono che i
crediti possono essere acquisiti dalle banche senza ulteriori
procedure, perché hanno già fatto tutte le valutazioni sulla loro
legittimità. Quindi, con delibera di Giunta si può valutare il
plafond che la Regione Fvg può comprare dalle banche e decidere
l'istituto o gli istituti dal o dai quali acquisire questi
crediti".
Bolzonello, portando alcune esperienze professionali personali,
ha evidenziato dal canto suo "la necessità di affrontare in tempi
rapidi un tema all'attenzione di qualsiasi commercialista, perché
si sta verificando una serie di compravendite di crediti anche
nel mondo del privato alla ricerca di qualcuno che li acquisisca
e li rimetta sul mercato. Esistono le piattaforme, ma anche altre
possibilità terze e, se la Regione riuscisse a intervenire in
maniera immediata, darebbe una risposta straordinaria ai
cittadini. Dire no alla discussione di questa pdl ci fa perdere
non solo un'occasione, ma anche denari e possibilità per le
nostre famiglie".
Prima ancora del voto, una risposta indicativa è giunta dal
capogruppo leghista Mauro Bordin che ha parlato di "tematica di
attualità che va affrontata e approfondita. L'intervento della
Regione è assolutamente ipotizzabile per l'immediato futuro e,
infatti, è già all'attenzione della Giunta tra confronti e
approfondimenti. Siamo favorevoli ai contenuti, ma l'impostazione
data non è attuabile. La procedura deve essere infatti definita
con estrema attenzione attraverso un approfondimento, anche a
livello ministeriale, per tradurre il testo in norme applicabili
ed efficaci, perché i meccanismi fiscali non possono veder calare
provvedimenti privi di procedure lineari e corrette. Il parere
contrario viene espresso dunque non sulla tematica, ma su tempi,
procedure e metodo".
L'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, ha infine
replicato che "si tratta di un argomento certamente importante
che interessa tutti. Siamo consapevoli da tempo della situazione
e la stiamo analizzando con grande attenzione. Portare oggi
all'attenzione del Cr questa pdl rischierebbe tuttavia di non
rivelarsi efficace perché, così costruita e pur condivisibile nel
merito, la norma ha un articolato che non permette di raggiungere
l'obiettivo a causa di una serie di criticità".
"La Regione - ha concluso Zilli - non potrebbe in questo momento
comprare crediti. In Sardegna, del resto, l'argomento è stato
proposto con la legge di stabilità ma non stato ancora approvato.
Noi, invece, abbiamo aperto un ragionamento con il ministero.
Anche perché chi acquista è un correntista e la Regione non lo è.
Possiamo fare una riflessione in modo condiviso, ma la risposta
non può certo arrivare in questi tre giorni".
ACON/DB-fc