FINANZE. SÌ AULA A DDL 190: 52 MLN A PROGETTI INVESTIMENTO 2023-25
(ACON) Trieste, 13 feb - Il Consiglio regionale ha accolto a
maggioranza (sì del Centrodestra, astensione delle Opposizioni
con Walter Zalukar del Polo Liberale, mentre il collega Emanuele
Zanon ha votato a favore) il disegno di legge 190 con cui la
Regione mette a disposizione 52 milioni di euro, in tre anni, per
progetti di investimento su tematiche strategiche e "candidati
alla programmazione Por Fesr 2021-27, ma che per vari motivi -
aveva spiegato all'Aula il relatore per la maggioranza, Mauro Di
Bert (ProgettoFvg/Ar) - ne erano stati esclusi".
Ecco che si autorizza la spesa complessiva di 52.210.000 euro,
suddivisa in 32.210.000 euro per il 2023 e di 10 milioni di euro
per ciascuno degli anni 2024 e 2025. L'importo di 22.210.000 euro
per l'anno corrente corrisponde alla quota non utilizzata al 31
dicembre 2022 e accantonata.
Come l'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, aveva già
spiegato a fine gennaio alla V Commissione, si tratta di fondi
per sostenere progetti coerenti con gli obiettivi della
programmazione europea e condivisi con il partenariato del
Por-Fesr 2021-27; gli obiettivi strategici a cui dovranno
ispirarsi tali progetti includono la valorizzazione territoriale,
il supporto e l'accompagnamento allo sviluppo, la
digitalizzazione e gli aiuti alle imprese, l'innovazione sociale
e ambientale, le iniziative innovative in campo culturale.
"Con la legge regionale 14/2015, si autorizzava il finanziamento
di progetti suggeriti dalle direzioni regionali. Con il ddl 190 -
ha detto ancora Di Bert - si introduce una nuova disciplina: la
Regione, sentito il partenariato, individua le tematiche di
interesse strategico per poi emanare gli avvisi ad hoc.
Individuate le tematiche e selezionati i progetti, la Regione
assegnerà agli enti di decentramento Edr la gestione del
procedimento contribuivo e ai Comuni la fase esecutiva delle
opere, bypassando i vincoli della rendicontazione e
dell'avanzamento della spesa imposti dall'Europa".
Intervenendo al posto del collega dem Franco Iacop, previsto tra
i relatori di minoranza, il capogruppo del Pd, Diego Moretti ha
parlato di "ibrido, che da un lato sembra interpretare processi
propri della programmazione comunitaria e, dall'altro, è soggetto
estraneo della programmazione stessa in quanto si riferisce a una
produzione strategica risultante dal partenariato ma non
approvata dalla Commissione, pertanto non coerente con la
strategia 2021-27".
Per Moretti, il pericolo da paventare è che "tali risorse non
diventino un'ulteriore azione discrezionale come si è registrato
con la concertazione".
Per l'altro relatore di minoranza, Furio Honsell (Open Sinistra
Fvg), "si introduce una linea di finanziamento di progetti
definiti strategici, scartati dal finanziamento di 365 milioni
del Por-Fesr recentemente approvato dalla Commissione europea;
tali progetti saranno selezionati con bandi da definirsi, su
tematiche scelte, sentito il partenariato territoriale; la
gestione sarà in capo agli Edr. Immaginare di avviare una
programmazione non è di per sé un fatto negativo; sarà necessario
un controllo oculato nell'iter di assegnazione di queste risorse
sin dalla definizione dei bandi, le cui bozze chiediamo siano
presentate prima in Commissione consiliare per un parere", una
proposta che però gli è stata respinta.
"Abbiamo cercato di raccogliere le richieste che arrivano dal
basso, creato tavoli tematici specifici e aperto la
partecipazione a tutti i consiglieri regionali interessati. Non
sono certo mancette elettorali per qualcuno, come Honsell ha
inteso", ha lamentato l'assessore Zilli parlando poi di critiche
strumentali da parte del referente di Open Fvg.
Da ultimo, Sergio Bolzonello (Pd) ha detto di "apprezzare il
fatto che il ddl sia portato in Aula prima del termine della
legislatura, non è con questo che l'assessore Zilli si farà
campagna elettorale. Anzi, permetterà alle direzioni di lavorare
su progetti che saranno a disposizione per la prossima
legislatura". IL dem ha però sottolineato come "gli Edr siano
soggetti non sufficientemente strutturati per gestire il tutto e,
inoltre, non è esplicitato chi sia incluso nel partenariato".
ACON/RCM-fc