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RIORDINO ATER. BERNARDIS: EFFICIENTAMENTO OK. DAL ZOVO: DISCRIMINA

13.02.2023
15:33
(ACON) Trieste, 13 feb - Il riordino istituzionale e organizzativo delle aziende territoriali per l'edilizia residenziale (Ater) nonché le modifiche alla legge regionale in materia di edilizia residenziale pubblica sono state al centro della relazione del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione. Gli interventi, tenuti dai consiglieri di maggioranza Diego Bernardis (Lega) e di minoranza Ilaria Dal Zovo (M5s), riguardavano il triennio 2018-20.

"La fusione dell'Ater Alto Friuli in Ater Udine è una delle principali innovazioni introdotte dalla legge regionale 14/2019 - ha spiegato Bernardis. - Grazie a questa norma prosegue l'azione di efficientamento del sistema rendendo più incisivo l'operato della Regione in materia di politiche abitative per le fasce più deboli della popolazione".

"Dall'analisi del quadro normativo di riferimento - ha proseguito l'esponente del Carroccio - è stato confermato il riconoscimento del valore primario del diritto all'abitazione quale fattore fondamentale di inclusione sociale e di qualità della vita. Sono stati definiti anche gli obiettivi della programmazione regionale delle politiche abitative e la necessità di uniformare gli strumenti di attuazione, oltre alle modalità di gestione del patrimonio immobiliare gestito dalle Ater del sistema regionale Fvg".

"Ci sono pure - ha aggiunto Bernardis - anche l'indicazione di criteri di efficienza, efficacia ed economicità per l'ottimizzazione delle risorse impiegate nel perseguimento delle finalità istituzionali; il coinvolgimento dei Comuni nei processi di programmazione del settore, mediante gli strumenti dei Tavoli territoriali e della Commissione regionale per le politiche socioabitative e, infine, l'univocità di azione ed organizzazione delle Ater del Sistema regionale, perseguita anche mediante la conferma del Collegio unico dei Revisori dei conti".

In conclusione, per Bernardis "nel 2021 è terminata la riorganizzazione aziendale, ottenendo sia il rafforzamento delle attività di sportello a favore dell'utenza e del territorio che il potenziamento della struttura manutentiva, con la possibilità di sfruttare per entrambi i settori le sinergie dimensionali con l'organizzazione di Udine".

Un riordino istituzionale e organizzativo che, invece, secondo Dal Zovo "non ha portato ad un miglioramento degli obiettivi per efficienza, efficacia ed economicità con politiche abitative che hanno inteso privilegiare fasce della popolazione appartenenti ai ceti medi-alti, concentrando risorse sullo strumento del contributo all'acquisto della prima casa (edilizia agevolata), piuttosto che su quello dell'edilizia sovvenzionata e del contributo all'accesso alle locazioni (sostegno alle locazioni)". "L'ulteriore tassello delle politiche regionali in materia - ha sottolineato la pentastellata - è stato l'inserimento di requisiti normativi e amministrativi di accesso agli interventi e benefici non centrati sul criterio del bisogno abitativo, quanto su quello del radicamento territoriale (il criterio dell'anzianità di residenza), fino alla discriminazione dello straniero in quanto tale, come nel caso della richiesta dei documenti aggiuntivi per la prova dell'impossidenza di immobili all'estero. Requisito, quello di anzianità di residenza quinquennale sul territorio regionale ai fini dell'accesso ai bandi per l'assegnazione di alloggi di edilizia pubblica sovvenzionata, giudicato incostituzionale dalla Corte Costituzionale e che ha provocato una netta flessione nelle domande".

"Appare, infine, discutibile - conclude Dal Zovo - che si voglia rappresentare come un successo la riforma organizzativa delle Ater avviata con la legge del 2019 solo perché attraverso la fusione dell'azienda Alto Friuli con quella di Udine, si siano realizzati dei risparmi, per altro assai contenuti, nei costi relativi alla governance aziendale e, forse, una gestione maggiormente unitaria dell'utenza. In rapporto ai suoi obiettivi istituzionali, infatti, poco o nulla è cambiato se non in negativo". ACON/LI-fc



Diego Bernardis (Lega)
Ilaria Dal Zovo (M5S)