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IMMIGRAZIONE. DA GIAU-HONSELL-CAPOZZELLA: DDL IDEOLOGICO, NON SERVIVA

14.02.2023
12:32
(ACON) Trieste, 14 feb - "Una legge che risponde più a contingenti esigenze ideologiche e di propaganda elettorale che a reali necessità legislative", la definisce Mauro Capozzella, capogruppo M5S. "Un ddl irricevibile sul piano etico, in un linguaggio ai limiti del discorso discriminatorio", rincara la dose Furio Honsell (Open Sinistra Fvg). Mentre Chiara Da Giau (Pd) parla di "strumentale visione politica della Lega riguardo alla gestione dell'immigrazione". Hanno un tono decisamente critico le tre relazioni di minoranza sul disegno di legge 193 in tema di immigrazione.

Da Giau contesta innanzitutto la cancellazione "della programmazione annuale e triennale, che evidentemente mal si sposavano con la scelta di far passare il fenomeno migratorio sempre e solo come una questione emergenziale, da controllare con fermezza e cipiglio". "Alla stessa trama narrativa - aggiunge la consigliera dem - corrisponde l'aver messo la prevenzione e il contrasto della radicalizzazione violenta all'articolo 2". Si tratterebbe insomma di un "approccio securitario", mentre invece "l'unico sistema in grado di garantire vera prevenzione e sicurezza sociale è quello dell'accoglienza diffusa, come i prefetti stessi in una delle audizioni hanno testimoniato".

"Tutti in Friuli Venezia Giulia - ha scritto invece Honsell - beneficiamo con indifferente ipocrisia dello sfruttamento di forza lavoro immigrata, impiegata con contratti e modalità che meriterebbero maggiore controllo, a incominciare da quelli di Monfalcone. E tutti siamo testimoni nelle nostre città del flusso costante di migranti economici e ambientali. Sarebbe auspicabile - ne desume il consigliere di Open - una normativa sull'immigrazione che interpretasse con coraggio e chiarezza, anche a tutela della nostra stessa umanità, i princìpi di solidarietà e integrazione dell'Ue". Il ddl invece porta avanti, denuncia ancora Honsell, "la falsa equazione straniero immigrato uguale mancanza di sicurezza".

In termini ancora più generali, Capozzella contesta alla Giunta "una politica legislativa discriminatoria nei confronti degli stranieri e, più in generale, degli alloctoni" con provvedimenti "fondati sul criterio di anzianità di residenza per l'accesso o per l'allocazione delle prestazioni". Il capogruppo M5S sottolinea quella che gli sembra una contraddizione, ovvero "il tasso di difficoltà di reperimento di manodopera per le imprese del Fvg, pari al 52%, la percentuale più alta tra le regioni italiane". E questo fenomeno "avrebbe dovuto indurre il governo regionale a intensificare le politiche di accoglienza e integrazione dei nuovi arrivati", anziché "promuovere maggiori azioni di controllo sulla popolazione straniera". ACON/FA-fc



Chiara Da Giau (Pd)
Furio Honsell (Open)
Mauro Capozzella (M5S)