IMMIGRAZIONE. DA GIAU (PD): LEGGE INTRISA DI PROPAGANDA, SENZA VALORI
(ACON) Trieste, 14 feb - "A fine legislatura e dopo un lungo
dibattito retto dalle opposizioni, dove i contributi del
centrodestra sono stati pressoché nulli, la Giunta Fedriga
consegna alla comunità del Fvg un legge misera e priva di valori.
Un testo intriso di propaganda discriminatoria che non può
rappresentare altro che una bandierina di facciata e che in
realtà attesta l'incapacità del centrodestra di affrontare
problemi se non per slogan e posizioni ideologiche".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Chiara Da Giau
(Pd) a margine dell'approvazione del disegno di legge 193
"Immigrazione".
"In questi cinque anni, dopo aver smantellato un sistema che con
i suoi limiti dava una risposta al complicato tema della gestione
dei migranti, abbiamo assistito al fallimento delle politiche
della Lega, ai proclami e agli scaricabarile. La risposta a
fenomeni certo complicati, viene data attraverso una nuova legge
che, priva di riferimenti valoriali e attraverso un principio
securitario e di controllo, vede l'immigrazione solo come un
pericolo e gli stranieri tutti solo come clandestini e
delinquenti" accusa la dem.
"Era la legge precedente - continua l'esponente di minoranza -
che istituiva davvero un sistema integrato di interventi per
tutte le persone straniere presenti sul territorio ottemperando
alle competenze che lo stato attribuisce alla regione in materia
di immigrazione e che sono volte a "rimuovere gli ostacoli che di
fatto impediscono il pieno riconoscimento dei diritti e degli
interessi riconosciuti agli stranieri nel territorio dello Stato,
con particolare riguardo a quelle inerenti all'alloggio, alla
lingua, all'integrazione sociale, nel rispetto dei diritti
fondamentali della persona umana. Con questo provvedimento invece
l'assessore Roberti, la Lega e il centrodestra ribadiscono la
loro intenzione a far passare il fenomeno migratorio come una
costante emergenza per far risaltare meriti inconsistenti, su uno
sfondo di immediato incommensurabile pericolo e paura".
Infine, conclude Da Giau, "non per nulla con questa norma viene a
mancare un impegno della Regione a una programmazione di lungo
respiro che tenga conto delle dinamiche in atto e di quelle che
dovrebbero positivamente essere attuate per garantire realmente
la sicurezza sociale. Resta, in definitiva solo propaganda e
ideologia, senza alcuna gestione né risposte. È l'approccio
securitario quello che prevale nel testo di una legge priva di
qualsiasi altro riferimento valoriale che non sia quello di
un'ipocrita legalità, cui però si può derogare quando si tratta
di respingere disgraziati sulla frontiera, o di un rigido
controllo che opportunisticamente si allenta in una delle tante
piazze Libertà, in cui l'umanità è delegata a cittadini per
fortuna migliori di chi li amministra".
ACON/COM/li