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OMNIBUS. DISCUSSIONE: OPPOSIZIONI CONTESTANO PDL, NON RISOLVE PROBLEMI

14.02.2023
18:55
+++Gli interventi dei dem Marsilio, Bolzonello e Moretti, della pentastellata Dal Zovo e di Honsell+++

(ACON) Trieste, 14 feb - "Siamo sicuri che questa norma non vada a creare un gran numero di problemi, piuttosto che portare auspicabili soluzioni ai problemi stessi? Credo che sarebbe invece necessario fare un ragionamento di selezione e anche una scelta di qualità davanti alle numerose segnalazioni che avete raccolto: buttarle tutte in un calderone, invece, mi sembra ridicolo".

Queste le parole di Enzo Marsilio (Pd), primo consigliere a intervenire davanti all'Aula nel corso della discussione generale dedicata all'esame della proposta di legge 179, focalizzata sul tema delle misure per la semplificazione e la crescita economica.

L'esponente dem ha anche ricordato alcuni passaggi della relazione iniziale del capogruppo leghista Mauro Bordin, primo firmatario del provvedimento, aggiungendo che "quando parla di innovazione e sviluppo, per poi concludere con semplificazione, si percepisce la necessità di affrontare dei problemi sollevati dai cittadini. Tuttavia, è davvero difficile interpretarla come legge di sviluppo, innovazione e semplificazione".

Quindi, Marsilio ha fatto riferimento alle sezioni della legge "dedicate alla caccia, dove mi pare di intravvedere istanze che vengono regolarmente presentate dallo stesso soggetto e che, dall'estrema sinistra, sembrano ormai essere giunte fino all'estrema destra".

Anticipando il proposito di intervenire sui singoli emendamenti, la pentastellata Ilaria Dal Zovo si è associata al collega di opposizione. "Cosa - ha spiegato con un pizzico di ironia - che non si verifica molto di frequente. Non credo si possano inserire qui dentro tutte questi passaggi che vengono indicati come semplificazioni in materia di caccia e pesca, ma che non possono essere ritenuti tali. Neppure in quanto a crescita economica. Inoltre, mi interrogo anche sui possibili effetti a livello territoriale".

Ritornando in casa Pd, Sergio Bolzonello ha esordito parlando di "norma difficile da comprendere: non è una legge mancia, ma neppure una legge che riguarda la crescita economica, perché di strutturale non vi è nulla. Il gruppo Lega in passato aveva presentato pdl che avevano una struttura e un ragionamento, benché non condivise dal sottoscritto. Però - ha specificato - almeno avevano un senso. Qui sembrano quasi le richieste di singole persone, gruppi e associazioni che vengono inserite per trovare delle soluzioni, come nel caso della caccia. Manca invece una lettura complessiva e troppi articoli danno risposte singole, mentre altri proprio non le danno. Auspico, perciò, una scelta selettiva anche da parte della Giunta".

Alla dialettica moderata di Bolzonello hanno fatto seguito le parole di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che ha chiesto "il ritiro di tutti gli emendamenti e di discutere la legge come era stata depositata in origine il 24 ottobre scorso. Arriva oggi in aula, infatti, senza essere passata in Commissione, dove avrebbe potuto essere meditata e ponderata. Ma arriva anche insieme a una montagna di emendamenti, praticamente mezza risma di carta. Tutto ciò - ha rimarcato - mi pare un'aperta violazione dello spirito dell'iter per portare una legge davanti all'Assemblea legislativa. È legittimo? A quel punto, allora, si potrebbe sempre giungere in sede di Consiglio con un semplice titolo e senza articolato, cortocircuitando il lavoro delle Commissioni".

Honsell si è quindi accommiatato esprimendo la considerazione secondo cui "nessuno di noi, dopo due giorni di discussioni impegnative e multidisciplinari, può essere in grado di capire la portata del dispositivo e le implicazioni di tutti questi emendamenti. Potrebbero anche essere tutti cavalli di Troia, entrati nella legislazione. Auspico perciò un approfondimento legislativo per verificare se non si tratti di un'aperta violazione dello statuto".

Il capogruppo Diego Moretti, dal canto suo, ha ribadito che "è chiaro il fatto che si tratti di una sommatoria di singole esigenze territoriali con la ripresa di qualche emendamento già ritirato in occasione di precedenti leggi di stabilità. Chi è in maggioranza, del resto, può fare tutto". Quindi, si è concentrato su alcuni esempi specifici: dall'istituzione della Guardia costiera ausiliaria ("Abbiamo bisogno di tutto - ha detto - ma non di corpi di competenza dello Stato e integrati da altri della Regione"), fino alle deroghe; da Borgo Castello, fino alla caccia.

"Non possiamo stare zitti - ha anticipato Moretti - e lo faremo presente durante l'esame dell'articolato. La calendarizzazione sta probabilmente in piedi dal punto di vista regolamentare, ma è anche vero che il legislatore regionale deve sempre poter legiferare in piena consapevolezza e passando attraverso il filtro delle Commissioni di merito. Da qui tutte le nostre perplessità su un provvedimento che non ha certamente nulla a che fare con la crescita economica".

La discussione generale sulla pdl 179 proseguirà domani - ultima giornata di lavori per l'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia nel corso della XII Legislatura - per concludersi con esame e conseguente approvazione. ACON/DB-fc



L'Aula durante i lavori
Furio Honsell (Open)
Diego Moretti (Pd)
Le proteste del gruppo Pd
Ilaria Dal Zovo (M5S)