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OMNIBUS. OK AULA A NORME SU DEROGHE URBANISTICHE, BAR E AGRITURISMI

15.02.2023
21:18
(ACON) Trieste, 15 feb - Il Consiglio regionale ha approvato gli articoli della pdl Omnibus che riguardano la semplificazione dell'ordinamento regionale. Via libera a tutti gli emendamenti presentati da esponenti della Maggioranza, ma non è certo mancata la discussione, con vibranti critiche da parte dei gruppi di Opposizione specie sulle norme di deroga urbanistica e su quelle concernenti i locali che ospitano slot machines e attività di scommesse.

All'interno del capo sulla semplificazione ha suscitato dibattito innanzitutto la deroga, prevista da un emendamento di Lorenzo Tosolini (Lega), agli esercizi commerciali storici in attività continuativa da più di 50 anni, che vengono esentati dall'osservare i requisiti dimensionali e di dotazione dei servizi igienici previsti dalla norma di settore. Un intervento considerato "inutile" da Mariagrazia Santoro (Pd), che ne ha messo in evidenza subito gli aspetti pratici: "Quanti dei bar e delle osterie nei nostri centri storici hanno la finestra? Pochissimi. Questo vuol dire che la deroga c'è già".

Alcune semplificazioni relative agli agriturismi - proposte dal leghista Alberto Budai - prevedono che le percentuali di prodotti regionali da offrire ai clienti vengano stabiliti dalla legge e non da un regolamento, con una suddivisione degli esercizi in due e non più in tre categorie. La norma ha suscitato qualche perplessità da parte di Enzo Marsilio del Pd ("Attenzione, dobbiamo difendere solo chi vive di agricoltura e non chi integra il suo reddito con l'attività di agriturismo") ma anche di Franco Mattiussi, capogruppo di Forza italia, preoccupato della possibilità "che i gestori di agriturismo possano mettersi a fare catering", e del capogruppo di Progetto Fvg/Ar, Mauro Di Bert ("Non capisco perché definire in legge i requisiti, un regolamento sarebbe più snello"), supportato su questo aspetto da Franco Iacop (Pd). L'assessore all'Agricoltura, Stefano Zannier, ha chiarito che non esiste il pericolo-catering.

Un emendamento di Mauro Bordin, capogruppo della Lega, precisa le modalità di gestione finanziaria del nuovo Organismo pagatore regionale, e ha dato il destro a Cristiano Shaurli (Pd) per una richiesta di chiarimenti a Zannier sullo stato dell'arte. "Il personale del ruolo tecnico è già in servizio - gli ha risposto l'assessore - e si sta producendo la manualistica per l'accreditamento. Nel 2024 potremo pagare con il nuovo Organismo".

Particolarmente accesa la discussione su un comma dell'articolo 19 che secondo Santoro "eliminerebbe la flessibilità dei Piani regolatori, una norma che era in vigore dal 2007 e costituisce un importante strumento di governo del territorio". Perplesso sul punto anche il collega di gruppo Sergio Bolzonello, ma al termine di una sospensione per chiarire le conseguenze tecniche del provvedimento Tosolini ha spiegato che "il limite di flessibilità venne tolto già nel 2005". Approvati, nell'ambito di questo articolo, anche un emendamento di Diego Moretti, capogruppo del Pd, e una variazione suggerita da Luca Boschetti (Lega) per semplificare e snellire la concessione di contributi per la viabilità forestale. Ok anche a un emendamento di Tosolini che semplifica alcuni interventi relativi al piano acustico.

Un altro testo di Tosolini, relativo alla semplificazione in zone non sismiche, è stato contestato con vigore da Santoro: "Ribadisce che si applica una circolare ministeriale del 1974…". Ma il consigliere leghista ha ribadito che l'emendamento "serve a chiarire dubbi interpretativi".

Bordate dialettiche in Aula anche su un emendamento di Bordin che, a proposito del Piano casa, riconosce ai Comuni turistici la possibilità di indicare specifici parametri di deroga. "Qui si parla di edilizia libera e di verande - ha protestato Santoro -: con questa norma consentite ampliamenti del 70 per cento delle volumetrie in località come Lignano, in deroga al Piano regolatore. Rendete possibile dappertutto la ristrutturazione edilizia, e dunque le demolizioni in centro storico, a prescindere dal Prg, a Udine come a Sauris". Della stessa opinione Ilaria Dal Zovo del M5S ("Non state facendo un buon servizio ai cittadini") e Furio Honsell ("Qui si risponde a interessi molto specifici, ricordo le forti pressioni che subimmo a Udine").

Un'altra puntata del duello Bordin-Santoro si è consumata sull'articolo 23. "Viene prevista una deroga per consentire di inserire pigne, botti e case sugli alberi in aree di pregio: ma perché dovremmo compromettere zone che la comunità ha voluto tutelare?". "La norma consente di investire in aree naturali con ricettività di qualità, e non si scavalcano le norme di tutela ambientale", ha chiarito il capogruppo della Lega. Senza convincere Marsilio: "Ma bisogna rispettare il Prg! Non so se vi rendete conto che state dando il via libera a un villaggetto turistico senza che nessuno vi possa fermare, andando a forzare la mano dei Comuni". L'emendamento abrogativo di Santoro è stato bocciato dall'Aula a maggioranza.

Toni decisamente accesi anche su due emendamenti proposti da Leonardo Barberio (Fratelli d'Italia). Nel primo - poi ritirato dallo stesso proponente, dopo che l'assessore Pierpaolo Roberti aveva chiesto di accantonarlo - si chiedeva di inserire anche i locali che ospitano slot machines tra i potenziali beneficiari degli incentivi per il fotovoltaico da poco varati dalla Regione. Su questa proposta sono piovute le critiche di Moretti ("Chissà cosa ne pensa l'assessore Riccardi che voleva disincentivare questo tipo di attività") e di tre consiglieri del M5S. Andrea Ussai ha accusato FdI di "voler tutelare la lobby del gioco d'azzardo", spalleggiato da Sergo e Dal Zovo. Proteste anche da Chiara Da Giau (Pd) e Honsell, che ha parlato di "norma diabolica", mentre Alessandro Basso e Antonio Lippolis (FdI) hanno difeso la proposta, quest'ultimo ricordando "che nel calderone rischia di finire anche la ricevitoria del totocalcio". Via libera invece al secondo emendamento di Barberio, che consente in sostanza "anche alle attività di raccolta scommesse di poter vendere la propria attività, possibilità non prevista oggi".

A segno infine un emendamento di Mattiussi che prevede di dimezzare il canone di uffici e piccole attività commerciali per l'emungimento dell'acqua di falda, in considerazione dell'assenza del regolamento che avrebbe dovuto disciplinare l'esenzione, prevista da una norma varata negli ultimi mesi della scorsa legislatura. ACON/FA-fc



Mauro Bordin (Lega)
Franco Mattiussi (FI)
Alberto Budai (Lega)
L'assessore Fvg alle Risorse agricole, Stefano Zannier
Leonardo Barberio (FdI) tra Mauro Di Bert ed Edy Morandini (PrFvg/Ar)
Leonardo Barberio (FdI)
Andrea Ussai (M5S)