OMNIBUS. OK A MEZZO MILIONE EURO PER CONTRASTO USURA. M5S PERPLESSO
(ACON) Trieste, 15 feb - Via libera a nuove misure a contrasto
dei fenomeni di criminalità organizzata di stampo mafioso e per
la promozione della cultura della legalità inserite nella
proposta di legge 179, contenente misure per la semplificazione e
la crescita economica, a modifica della legge regionale del
21/2017. Previsti 500mila euro per il biennio 2023-25.
Tra le azioni previste l'assegnazione di un indennizzo da un
minimo di 5.000 euro fino a 20.000 euro a favore delle vittime di
usura che si sono viste interrompere o compromettere l'attività
lavorativa; un indennizzo di importo massimo di 30.000 euro per
il completo ripristino di immobili danneggiati; fino a 5.000 euro
per mezzi di trasporto danneggiati ed infine un contributo una
tantum di importo compreso tra 1.500 e 4.000 euro a sostegno del
percorso di uscita dallo stato di sovra indebitamento delle
vittime di usura. Con questa norma, inoltre, l'Amministrazione
regionale sosterrà le spese legali per la costituzione di parte
civile delle vittime nei processi per reati di estorsione e usura
per coloro non ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Pur condividendone le finalità e l'implementazione degli
strumenti a disposizione della legge del 2017, sull'argomento è
intervenuto il consigliere pentastellato Cristian Sergo che ha
sollevato delle perplessità in merito all'erogazione dei fondi
per attività di sostegno legale e psicologico delle vittime dalla
criminalità organizzata ricordando che, proprio tramite
l'interessamento della Giunta, a sostegno dei cittadini di questa
regione è stata individuata l'associazione Well Fare di
Pordenone. Sodalizio che è diventata la prima realtà in Fvg
autorizzata a ricevere dal ministero fondi dedicati a vittime di
usura, con doppio canale di finanziamento sulla medesima
iniziativa, suggerendo di intraprendere una unica via.
Approvato anche l'emendamento con primo firmatario Simone
Polesello (Lega) che propone l'ampliamento dei soggetti
beneficiari della legge. Nulla da fare invece per il documento
proposto dai consiglieri M5S che chiedevano da parte della Giunta
regionale la valutazione di adottare misure legali volte alla
tutela dei diritti degli interessi lesi dalla criminalità
organizzata e mafiosa, compresa la costituzione in giudizio nei
relativi processi motivando al Consiglio la scelta di non
esercizio di azione in sede civile.
ACON/LI-fc