OMNIBUS. AIUTI AD AGRICOLTURA ED ALLEVAMENTI PER LOTTA A PESTE SUINA
(ACON) Trieste, 15 feb - Il sistema produttivo agricolo e
agroalimentare e la biosicurezza negli allevamenti, per prevenire
il rischio di peste suina, sono stati al centro della discussione
dell'articolo 25bis e 25 ter pdl Omnibus.
Grazie all'emendamento approvato dall'Aula, la produzione
agricola potrà continuare ad avvalersi del programma Anticrisi
attuato inizialmente a causa della pandemia Covid e
successivamente esteso al conflitto russo - ucraino, con la
possibilità di accedere a specifiche tipologie di finanziamenti
agevolati per sopperire alle esigenze di liquidità aziendale
grazie ai fondi di rotazione.
"Con questo emendamento - ha illustrato in Aula Stefano Mazzolini
(Lega) - ci sarà la possibilità di sospendere la restituzione
delle quote di ammortamento dei finanziamenti e quella di erogare
i finanziamenti in deroga alla disposizione, secondo cui i rischi
delle operazioni creditizie del Fondo di rotazione sono a carico
delle banche. Così facendo la Giunta regionale potrà attivare
strumenti a beneficio delle imprese, senza comportare nuovi oneri
per il bilancio considerando che la norma già prevede un limite
massimo di importo di 5 milioni, ancora capiente, entro cui è
possibile erogare finanziamenti senza rischio a carico degli
istituti bancari".
Chiarimenti sono stati chiesti, in merito, da Enzo Marsilio (Pd)
che si è soffermato sulla deroga del de minimis agricolo e non
agricolo e sulla sua applicazione. A replicare è stato
direttamente l'assessore regionale all'Agricoltura Stefano
Zannier, che ha sottolineato come "è stato riproposto quanto già
normato in precedenza".
Approvato anche l'emendamento che modifica la disposizione per
l'erogazione di contributi per i sistemi di biosicurezza negli
allevamenti che detengono, in particolare, suini per prevenire il
rischio di contagio di malattie legate alla fauna selvatica, con
particolare riguardo alla peste suina africana. Come spiegato da
Alberto Budai (Lega), "la norma consente di estendere i
contributi anche agli allevamenti di cinghiali, elimina il numero
minimo di capi, amplia la tipologie di spese ammissibili,
sopprime gli importi minimi e massimi delle spese ammissibili che
saranno determinati tenendo conto dei nuovi standard di
biosicurezza imposti dal decreto ministeriale e delle tipologie
di allevamento".
ACON/LI-fc