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REFEZIONE SCUOLE. GARANTE DIRITTI: AMPLIARE ACCESSO, APPELLO AI COMUNI

21.04.2023
12:44
(ACON) Trieste, 21 apr - Il Garante regionale dei diritti della persona rivolge un appello ai Comuni affinché si adoperino per garantire possibilità di accesso ai servizi della refezione scolastica per tutti i cittadini, prevedendo anche ulteriori modalità oltre allo strumento dello Spid, quali ad esempio comunicazione verbale, utilizzo di e-mail, consegna brevi manu.

Lo si legge in una nota diffusa dall'organismo di garanzia, chiamato a tutelare i diritti delle categorie di persone più fragili della società: i bambini e gli adolescenti, le persone esposte al rischio di subire discriminazioni per le loro condizioni fisiche, di etnia, di razza, di religione e le persone private della libertà personale.

"E' stato segnalato infatti all'Organo di garanzia - scrive il Garante regionale, Paolo Pittaro - il problema specifico dell'iscrizione ai servizi della refezione scolastica e dei conseguenti pagamenti delle rette o disdette dei pasti. Molti Comuni della regione prevedono che le pratiche relative vengano svolte, nei portali comunali dedicati, attraverso lo strumento Spid, e non considererebbero la possibilità di effettuare tali pratiche attraverso mezzi che non prevedono l'utilizzo di attrezzature informatiche creando, di fatto una situazione di discriminazione a carico delle persone che non possono o non vogliono dotarsi dell'identità digitale".

Nell'osservare che "l'accesso ai servizi di refezione scolastica è fondamentale soprattutto per i minori che vivono in una situazione di svantaggio o che fanno parte delle categorie più fragili, anche perché è elemento utile al contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà alimentare, oltre che educativa e sociale", e "consapevole del drammatico problema del digital divide", il Garante si appella dunque agli enti locali competenti invitandoli ad ampliare le possibilità di accesso a questo tipo di servizio.

"È fondamentale che tutti, a partire dalle Pubbliche amministrazioni, si attivino per evitare situazioni di negazione del diritto di accesso per i minori di età a servizi importanti quali i servizi amministrativi, sociali e scolastici - conclude Pittaro - andando a vulnerare il principio di uguaglianza tra gli stessi". ACON/COM/fa



Paolo Pittaro, Garante regionale dei diritti della persona