ALTA VELOCITÀ: MORETTI (PD): CHIAREZZA SU GALLERIA CARSO E TS AIRPORT
(ACON) Trieste, 30 apr - "Dopo anni di ambiguità da parte della
Giunta Fedriga sui progetti di velocizzazione ferroviaria oggi
preoccupano le parole del neo assessore Amirante che parla di
sviluppo senza affrontare con la necessaria chiarezza e con una
presa di posizione forte riguardo al devastante progetto della
galleria di circa 20 chilometri che sventrerebbe il Carso, e
sulla strategicità della fermata di Trieste Airport per i treni
"veloci". Il tutto viene condito dalla solita retorica del
passato, facendo ritornare sempre buono lo scarica barile su chi
ha governato in passato".
Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio
regionale, Diego Moretti commentando le dichiarazioni
dell'assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante.
"Dopo i troppi silenzi già visti con la Giunta Fedriga uno, ora,
data la continuità promessa, è bene fissare fin da subito le
intenzioni, a partire dalla tratta Ronchi dei Legionari-Aurisina:
su questo - evidenzia Moretti - le comunità si sono già dette
contrarie a un'opera che porterebbe più danni che benefici vista
la previsione di guadagnare appena 6 minuti a fronte di un
impatto ambientale inaccettabile".
Inoltre, aggiunge il dem, "la Destra finisca di mistificare la
realtà con il fine di attribuire ogni colpa al governo
Serracchiani accusato di aver tenuta ferma l'alta velocità.
All'epoca, l'allora presidente aveva siglato un accordo quadro
insieme al presidente del Veneto, Luca Zaia, e all'ex ministro
Graziano Delrio per un progetto di velocizzazione della linea
Venezia-Trieste. Tale studio, però, non è mai stato consegnato
all'Amministrazione di centrosinistra e non c'è stato nessun
preventivo assenso. Poi, nella scorsa legislatura c'è stato un
vuoto, senza che la Giunta Fedriga battesse un colpo al ministero
su questo argomento che, va chiarito, non riguarda un sì o un no
alla Tav, ma la fattibilità della velocizzazione della rete.
L'assessore Amirante - conclude Moretti - si informi meglio sul
passato prima di emettere sentenze".
ACON/COM/red