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AMBIENTE. MARTINES (PD): SU ACCIAIERIA A S. GIORGIO SERVE TRASPARENZA

06.05.2023
17:22
(ACON) Trieste, 6 mag - "Finalmente la Regione Friuli Venezia Giulia rompe il totale silenzio mantenuto fino ad ora sull'acciaieria che potrà sorgere nella laguna friulana, sulla quale esistono tre vincoli ambientali di livello comunitario. Se le promesse dell'assessore Bini saranno mantenute, a detta del quale non verrà avvallato nessun impianto che possa nuocere ad ambiente, salute e turismo, allora l'acciaieria nella zona industriale dell'Aussa Corno, che si affaccia sulla laguna turistica di Grado, Marano e Lignano, non sorgerà mai perché alla realizzazione di un tale impianto in quell'area manca la sostenibilità ambientale e sociale".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale Francesco Martines, del Pd.

"Vengano pure realizzati gli studi e i lavori infrastrutturali - aggiunge Martines - per migliorare le condizioni della zona industriale, ma si pensi di mettere anche risorse regionali per uno sviluppo di quell'area che crei posti di lavoro nel settore del turismo (servizi, accoglienza, strutture alberghiere, promozione, attività commerciali) e della nautica. Si investano risorse pubbliche per creare posti di lavoro in micro e medie attività, posti di lavoro stabili, diversificati e qualificati che più facilmente rispondono alle crisi economiche".

"I cittadini chiedono e giustamente pretendono trasparenza su interventi così impattanti che potrebbero stravolgere l'ecosistema della laguna. È compito della Regione e degli amministratori locali - sostiene il consigliere di Centrosinistra - fare immediatamente un'azione verità, mettendo a confronto pubblicamente pro e contro, facendo un'analisi costi benefici di lungo periodo, comunicandone i risultati ai cittadini. Un primo passo che la Regione dovrebbe compiere, sarebbe quello di rendere disponibile anche ai Consiglieri Regionali, rappresentanti dei cittadini, lo studio di fattibilità già in possesso di alcuni sindaci, in modo da permettere davvero un confronto costruttivo su dati e informazioni disponibili".

"La presa di posizione della maggioranza regionale, attraverso le parole dell'assessore Bini, ci ufficializza finalmente che esiste una manifestazione d'interesse da parte di un privato, che non esiste un progetto definitivo, ma che esiste uno studio di fattibilità. Uno studio che, così pare, molti amministratori locali dell'area interessata hanno visto e studiato - così ancora l'esponente dem -, sul quale si sono fatti diversi incontri con la struttura amministrativa regionale dedicata e sul quale, ad ottobre del 2022, si sarebbe dovuto firmare un accordo di programma tra i Comuni e la Regione".

"Fino adesso tutto è stato volutamente tenuto in totale silenzio - è la conclusione di Martines - e solo i comitati (dove la politica si distrae, i cittadini si auto-organizzano) hanno cercato di fare informazione, promuovendo incontri con esperti del settore che hanno confermato che, in quell'area, con le attuali tecnologie, mai potrà sorgere un'acciaieria 'green' e che le controindicazioni di carattere ambientale e sociale sono tantissime". ACON/COM/rcm



Francesco Martines (Pd)