TERREMOTO. VICEPRES. MAZZOLINI: GEMONA EMBLEMA FRIULI CHE SA RIALZARSI
(ACON) Gemona del Friuli, 6 mag - "La città di Gemona è
l'emblema della capacità delle genti friulane di sapersi
rialzare, anche dopo un evento catastrofico come è stato il
terremoto del 1976".
Queste le parole con cui Stefano Mazzolini, in veste di
vicepresidente del Consiglio regionale, ha espresso il proprio
apprezzamento per gli eventi organizzati dall'amministrazione
comunale della cittadina udinese per "onorare la memoria di
quanti, in quel tragico 6 maggio, ci hanno lasciato e ricordare
l'incredibile opera di ricostruzione che, grazie a tenacia e
forza di volontà eccezionali e alla solidarietà e al sostegno di
tanti, ci diede modo di risorgere", si legge nelle motivazioni
della cerimonia voluta una volta di più dal sindaco Roberto
Revelant.
"La nostra popolazione - ha sottolineato ancora Mazzolini - ha
saputo ripartire e soprattutto ricostruire. Si tratta di una
capacità che ci distingue di fronte ad ogni avversità, prova ne è
ciò che abbiamo saputo rimettere in piedi non più tardi della
fine del 2018 dopo il passaggio della tempesta Vaia".
"Tutto questo è la dimostrazione dell'attaccamento che abbiamo
per il nostro territorio. È per questo motivo - ha affermato il
vicepresidente - che la Regione continua ad investire importanti
risorse per lo sviluppo economico dell'intero Friuli Venezia
Giulia, con il desiderio di sostenere quella grande risorsa che è
il settore turistico e farlo a 360 gradi, senza distinguo, con
eventi che portano il nome Fvg lontano. Anche questo ci ha
insegnato il terremoto, ci ha fatto capire quanta sia la forza
d'animo che possediamo per poter ripartire, mettendoci in gioco
per ottenere sempre ottimi risultati".
A Gemona, mentre grosse gocce di pioggia scendevano come a
sottolineare il momento di un ricordo doloroso, il pensiero è
andato indietro nel tempo, a quell'interminabile minuto che
avrebbe segnato per sempre nelle menti di tutti le ore 21 del 6
maggio di 47 anni fa, portando corone davanti al cippo eretto in
via Scugjelars a memoria degli alpini deceduti quella sera, al
monumento presso il piazzale Chiavola dedicato a tutte le vittime
ma anche all'opera di soccorso alla popolazione da parte dei
vigili del fuoco, presso la caserma Goi-Pantanali per commemorare
i militari che qui persero la vita, e infine celebrando una santa
messa in duomo. In tutto, furono quasi mille i morti e circa
tremila i feriti in regione.
Alla cerimonia hanno preso parte anche il presidente del Friuli
Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, con l'assessore regionale
Barbara Zilli, la parlamentare Isabella De Monte e diverse altre
autorità civili e militari.
ACON/RCM
Stefano Mazzolini, vicepresidente del Consiglio regionale
La deposizione della corona al cippo di via Scugjelars, a Gemona del Friuli