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REGIONE 2023-28. DIBATTITO CR: MAURMAIR, COSOLINI, CELOTTI E CONFICONI

11.05.2023
13:20
(ACON) Trieste, 11 mag - Dopo il primo blocco di quattro consiglieri delle Opposizioni, la parola - nella discussione in Aula sul programma di Governo presentato dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga - è passata a Markus Maurmair (Fratelli d'Italia).

Il consigliere di maggioranza, apprezzando le linee programmatiche "con una visione d'insieme e un disegno chiaro", ha definito la riconferma del Governo regionale "un'opportunità visto che si potrà vedere applicato il programma originale". Il primo tema affrontato è quello della specialità della Regione, "su cui bisogna puntare anche tramite la valorizzazione delle minoranze linguistiche"; poi Maurmair ha parlato di istruzione ("bisogna dar risposte alle piccole comunità e in questo svolge un ruolo importante l'Ufficio scolastico regionale") e politiche sociali, evidenziando che di fronte alla "tendenza alla denatalità drammatica, con i paesi più piccoli vuoti in montagna e non solo, le misure introdotte rappresentano la strada giusta: bisogna continuare in questa direzione". Per la viabilità, Maurmair ha richiesto soluzioni "in termini di fluidità e percorrenza" lungo la Pontebbana; sulla sanità ha sottolineato invece l'impegno di Fedriga e Riccardi nell'attuare il percorso di riforma dove risulta "ineludibile l'intervento del privato".

È stato quindi il turno del consigliere di minoranza Roberto Cosolini (Partito Democratico). "Nel discorso di Fedriga si è dato spazio alla narrazione di quando fatto e alla rivendicazione di continuità - ha esordito - ma è necessario sottolineare la necessità di una forte discontinuità, in particolare sulla sanità. Si chiede un dialogo aperto e responsabile, ma per cercare un terreno comune di lavoro bisogna partire da una precondizione: la sanità è malata non solo di un male nazionale, ma anche di un male sanità regionale". Esistono cioè, per il consigliere dem, problemi "rappresentati dai dati che riguardano la mortalità nella seconda ondata Covid, la fuga dalla sanità pubblica, il clima in cui operano i professionisti: ammettiamo che ci sono problematiche regionali, senza buttare solo la palla al Governo". Il secondo tema, per Cosolini, "solo sfiorato" dal presidente Fedriga "è il ruolo internazionale della nostra regione che, per storia, collocazione e relazione è una cerniera dell'Europa". La politica di sviluppo rispetto a questo aspetto "dipende dal protagonismo istituzionale della Regione - ha aggiunto - bisogna cioè estendere la collaborazione con le regioni vicine, contribuire a far ripartire il processo di integrazione dei Balcani occidentali, valorizzare le eccellenze nella ricerca e nella formazione".

Ancora per il Pd è intervenuta la consigliera Manuela Celotti. Subito il focus è stato portato sul rapporto Comuni-Regione. "Gli Edr non stanno dando risposte ai problemi dei sindaci, ma rispondono a una logica di accentramento di funzioni a diretta dipendenze della Regione - ha detto -. Bisogna essere chiari con i sindaci e dipendenti del comparto. Quali sono le intenzioni della Regione? I problemi, dalla mancanza di segretari alle difficoltà di reperire il personale, non hanno trovato alcuna soluzione, anzi la situazione è peggiorata". Sulle politiche a sostegno della famiglia, Celotti ha ribadito la necessità di "rivedere il sistema di welfare", attivare "azioni molto più forti e innovative e di prospettiva". Poi, nuovamente, la sanità. "Il privato convenzionato è privato e risponde alle logiche del profitto: non c'è contrarietà a priori rispetto alla sanità privata, ma oggi finanziarla significa incentivare il passaggio del personale da pubblico a privato. Come raggiungere l'obiettivo annunciato di non depontenziare servizi e chiudere strutture se si agisce in questo senso? Il sistema della sanità va rifondato, coinvolgendo i territori".

Sulla stessa linea di Celotti, anche il collega Nicola Conficoni: "Medici di medicina generale in quiescienza non sostituiti, pronto soccorso in difficoltà, Rsa chiuse, liste d'attesa infinite: tutto questo non è solo colpa del Covid ma scelte fatte da voi. La situazione è peggiorata". Il consigliere Pd, dopo aver attaccato la gestione di Joseph Polimeni, ("imbarazzante, Fratelli d'Italia in campagna elettorale si è smarcato da Riccardi") ha ribadito che "il privato non va demonizzato, ma questo deve avere funzione integrativa e non sostitutiva: centri medici e ambulatori che stanno crescendo assumono personale dal pubblico e lo indeboliscono. È un circolo vizioso che va interrotto per il diritto alla salute. Bisogna valorizzare le risorse umane e non lasciarsele fuggire". ACON/MT-fc



Markus Maurmair (FdI)
Roberto Cosolini (Pd)
Manuela Celotti (Pd)
Nicola Conficoni (Pd)