REGIONE 2023-28. DIBATTITO IN CR: PISANI, MARTINES, LIGUORI E POZZO
(ACON) Trieste, 11 mag - Nono consigliere a intervenire in
aula, nell'ambito della discussione sul programma del Governo
Fedriga, Marko Pisani (Ssk) - esprimendosi in sloveno in quanto
esponente della minoranza linguistica - ha definito le linee
programmatiche del governatore Fedriga positive nella loro
generalità, cogliendone il pragmatismo, seppure manchi un
approfondimento dei singoli punti. L'esponente della Ssk ha,
quindi, evidenziato le carenze emerse la scorsa estate con gli
incendi nel Carso e ha detto che "dobbiamo essere pronti a
prendere dei provvedimenti e sanare le mancanze che si sono
registrate; questo è un punto che temo ci veda ancora fragili".
Pisani ha poi citato temi quali il calo demografico ("Buoni i
propositi per fermare la denatalità, ma è indispensabile agire
per tutelare le famiglie"); la visione delle Province ("Non
dobbiamo riproporre lo stato del passato, ma rinnovare i Comuni
affinché siano più attivi e più competenti, perciò mi auguro che
le loro competenze saranno meglio definite"); l'autonomia
regionale ("Questa è una ricchezza per il nostro territorio, mi
auguro si voglia tutelare ciò che abbiamo guadagnato").
Francesco Martines (Pd) ha invece affermato che "in sanità e per
la gestione deli enti locali servono politiche radicali". La
riforma sanitaria paventata la scorsa legislatura "altro non è
stato - ha evidenziato - che una riorganizzazione delle Aziende",
citando quindi le carenze dell'ospedale di Palmanova, unico
nosocomio dove non sia stata ripristinata la chirurgia d'urgenza
per mancanza di personale, mentre altrove questo si è trovato.
"Invece si dovrebbe intervenire sul controllo dei costi delle
strutture ospedaliere, sulla produttività degli strumenti
tecnologici e sulle capacità delle managerialità aziendali".
Inoltre "la legge sugli enti locali va rivista perché non ha
funzionato" e spera in un "alleggerimento delle competenze della
Regione". Avrebbe visto bene "una delega specifica a un assessore
quanto al Pnrr, mentre è addirittura stata tolta la delega alle
politiche comunitarie". Per la cultura, PromoTurismoFvg avrebbe
fatto bene ad applicarsi in egual misura per tutti i siti Unesco
del Fvg e non solo per Aquileia, "creando cluster da
pubblicizzare in maniera organica". Contro la siccità vanno
destinate grandi risorse; nulla è emerso per i servizi essenziali
per le comunità; l'acciaieria da costruire in una zona
industriale della Bassa Friulana occidentale, ha chiesto una
riflessione sul fatto che vorrebbe dire appaltare a privati
italiani e stranieri il futuro di un'area con vincoli comunitari
e turistici e dove la popolazione non vuole sia distrutto un
ecosistema lagunare, perché si tratterebbe di un progetto senza
sostenibilità ambientale.
Necessità di un cambio di passo secondo Simona Liguori (Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg), per scongiurare l'allontanamento dei
professionisti dai reparti ospedalieri e dalla sanità pubblica,
per combattere la carenza degli organici nei nosocomi che
costringe chi resta a turni massacranti, per abbattere liste di
attesa infinite che aumentano sebbene vi sia l'accesso al privato
convenzionato, per affrontare la questione dei piccoli ospedali,
fondamentali insieme agli spoke e agli hub ad alta
specializzazione. Per la consigliera, in generale "serve
assolutamente investire per rendere ancora attrattiva la nostra
sanità pubblica regionale, così come il nostro territorio per chi
si laurea facendo sì che non voglia andarsene via e per chi vuole
venire a lavorare qui".
Massimiliano Pozzo (Pd) ha fatto presente che "contributi e fondi
sono state le parole più ricorrenti" da parte del Centrodestra,
che così facendo si è mostrato come "un erogatore di soldi e
dunque ha attirato consenso elettorale", ma "se si analizzano
altre parole, quali demografia, sanità, redditi, questo cambia le
cose". Se su alcuni punti programmatici può dirsi d'accordo, si è
chiesto cosa resti "se si tolgono i contributi a pioggia".
Analizzando le tre parole, Pozzo ha quindi spiegato che
"demografia è denatalità, ma anche emigrazione giovanile", allora
bisogna intervenire anche per aiutare i giovani ad ottenere, ad
esempio, la prima casa oppure un lavoro. In sanità serve
trasparenza su dove si vuole andare, perché "stanno aumentando i
costi per le cure, perché i malati devono ricorrere sempre più al
privato, ma aumentano anche coloro che rinunciano alle cure. I
soldi vanno sempre più a pagare il privato convenzionato, dove il
pubblico perde il controllo del sistema. Dite cosa state facendo,
se state cedendo pezzi della sanità pubblica al privato". Quanto
ai redditi, "è giusto dare contro dei movimenti contrattuali, ma
il problema è la qualità non la quantità di quei contratti".
Permangono il lavoro sottopagato e le differenze di trattamento
tra uomo e donna. Allora, forse, "si sarebbero potuti vincolare
gli incentivi regionali per le assunzioni ai salari e alle
retribuzioni di genere". Infine, Pozzo ha preannunciato una
interrogazione alla Giunta sull'investimento siderurgico a San
Vito di Nogaro.
ACON/RCM-fc