REGIONE 2023-28. CAPIGRUPPO CR: CAPOZZI, CABIBBO, MORETUZZO E DI BERT
(ACON) Trieste, 11 mag - Terminati gli interventi dei singoli
consiglieri, è spettato ai capigruppo di Maggioranza e
Opposizione concludere il dibattito sul programma di governo
Fedriga.
ROSARIA CAPOZZI (MISTO): ANNUNCI SCONTATI - Annunci scontati "per
realizzare cose che avrebbe potuto e dovuto fare nei suoi primi
cinque anni", per una continuità che "non ci piace, che denuncia
una mancata presa d'atto, da parte sua, di quello che non ha
funzionato". Così all'Aula la presidente del Gruppo Misto,
Rosaria Capozzi, entrando nel merito del programma, a cominciare
"dalla gestione fallimentare della sanità". La consigliera ha
parlato di "tagli di servizi ed esternalizzazione di interi
settori al privato convenzionato, o addirittura al privato puro",
mentre la sanità deve restare nelle mani del pubblico; di fuga
degli operatori in altre regioni; di liste d'attesa sempre più
lunghe; di centrale unica delle emergenze-urgenze fallimentare.
Così come "sui temi ambientali ed energetici sono state fatte in
questi anni scelte miopi e sbagliate", non concorda su alcune
scelte per utilizzare il Pnrr come l'ovovia a Trieste; dopo 5
anni in cui "la Giunta Fedriga parla di regionalizzare la scuola"
ad oggi "non è mai stato depositato alcun documento che indichi
il perché ed in che modo la Regione possa avocare a sé le
funzioni dell'Ufficio scolastico regionale". E se "grazie al
reddito di cittadinanza la povertà relativa della nostra regione
è scesa dal 7,9% al 6,7%, i vitalizi agli ex consiglieri sono già
aumentati dell'8% e, se non interveniamo, aumenteranno quasi del
10% anche il prossimo anno e sarebbe scandaloso".
"Lei parla di salvaguardia ambientale, di decarbonizzazione,
peccato che i fatti dimostrino l'esatto contrario", ha aggiunto
Capozzi. "Se vogliamo pensare realisticamente a un risparmio
dell'acqua, dobbiamo impedire l'uso di acqua potabile per i
processi produttivi o l'innevamento artificiale delle piste da
sci". "Nemmeno uno dei progetti presentati al Consiglio regionale
nel 2020 da Rete ferroviaria italiana (Rfi) è mai stato
approvato. Intanto i cittadini pagano progetti che non vengono
mai realizzati". "Sull'emergenza energetica non è stato detto
molto, forse perchè ci sono ancora 86 enti pubblici che ancora
attendono i milioni di euro promessi per poter realizzare
impianti fotovoltaici". Se per gli asili si sono abbattute le
rette, "l'attuale sistema non consente di coprire le richieste".
Infine, va abbattuta l'Irap non solo per alcune imprese, ma per
tutte qulle virtuose.
ANDREA CABIBBO (FI): SFIDE IMPORTANTI E DELICATE - "Due elettori
su tre hanno dato fiducia a Massimiliano Fedriga", ha invece
esordito il capogruppo di Forza Italia, Andrea Cabibbo, che ha
poi detto di sfide importanti e delicate, che riguardano
l'innovazione, tanto tecnologica quanto sociale, nuove frontiere
per il lavoro, le infrastrutture e l'accessibilità collegate al
tema della digitalizzazione. Per la natalità "servirà, come
correttamente e saggiamente indicato dal programma del
presidente, un coordinamento delle politiche settoriali e un
percorso strutturato, pianificato, superando la stagione degli
interventi spot". Cabibbo ha quindi fatto presente che "la
Regione si è mossa per tempo triplicando le risorse alle
famiglie, passando da 19,5 milioni di euro agli oltre 66 nel
2023", oltre ad avere quasi 8mila bambini che accedono all'asilo
gratuitamente. Questo perché si è pensato a un programma
strutturato e pianificato, fatto non di singoli passaggi. Un
errore abolire le Province, bene invece creare nuovi enti di area
vasta con base elettiva e un migliore riparto delle funzioni
sovracomunali, dove i vertici sono scelti nuovamente dai
cittadini.
MASSIMO MORETUZZO (PATTO CIVICA FVG): NO A BARRIERE IDEOLOGICHE -
Proprio l'alto consenso ricevuto da Fedriga si deve tradurre per
lui, a detta di Massimo Moretuzzo, capogruppo di Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, nel doversi impegnare per affrontare i
nodi strutturali della regione, abbattendo ogni barriera
ideologica, a cominciare dal mondo sanitario, dove non è
pensabile che l'unica risposta possibile sia aumentare l'utilizzo
del privato convenzionato, cosa assolutamente sbagliata. Così
come la nomina dei vertici del Sistema sanitario regionale non è,
per Moretuzzo, un aspetto secondario; al pari, le difficoltà del
settore manifatturiero hanno bisogno di un'attenzione che non si
limiti a macro dati; che 500mila euro vadano a Cinecittà e nulla
alla tratta Trieste-Venezia è effettivamente inaccettabile, come
detto dal presidente Fedriga, ma lo è anche essere l'ultima
Regione per distribuzione dei progetti del Pnrr, invece "serve un
tavolo di confronto su tali progetti e verificare la capacità di
spesa dei nostri Comuni"; alle difficoltà degli enti locali non
si può rispondere solo con gli enti di area vasta; sui
cambiamenti climatici, "abbiamo tempo sino al 2030 per diminuire
del 55% le emissioni di CO2, però dobbiamo chiedere maggiori
competenze su temi come questi, che hanno ricadute sul nostro
territorio, e dobbiamo fare prima e meglio del Governo per
salvare il nostro ambiente". Quando al progetto per una
acciaieria nella Bassa Friulana, "tema affrontato la scorsa
estate, diteci come stanno le cose e, se ci sono impatti
sull'ambiente, diteci che sarete contrari".
MAURO DI BERT (FEDRIGA PRESIDENTE): PROGRAMMA COMPLETO E
ARTICOLATO - Il solco delle importanti riforme e degli importanti
istituti normativi è stato tracciato nella scorsa legislatura,
per Mauro Di Bert, che ha parlato a nome del Gruppo Fedriga
Presidente. "Il recente passato ci ha insegnato a fare i conti
con l'incerto", ma sono comunque state adottate le riforme
strutturali annunciate. "Il nuovo programma è articolato, prende
in considerazione tutti gli ambiti" e "il risultato ottenuto con
la ridefinizione della compartecipazione regionale al saldo della
finanza pubblica permetterà maggiori risorse e dunque maggiori
servizi". "Ambizioso l'obiettivo della regionalizzazione
dell'istruzione scolastica e della competenza della
sovrintendenza", che guarda a "una sempre più spinta attuazione
della nostra specialità, in attesa anche dell'annunciata
autonomia differenziata". Per Di Bert, di fondamentale importanza
è la gestione dei fondi del Pnrr; concorda con un necessario
sviluppo infrastrutturale, con il potenziamento del sistema
portuale, degli interporti e della rete ferroviaria, "per uno
sviluppo che deve fare il paio con uno sviluppo ecosostenibile,
per fonti energetiche sempre più all'avanguardia". Condivise le
misure contro la denatalità, così come per sostenere attività
produttive e turismo, "con l'adozione di istituti giuridici
nuovi" e "il coordinamento di attente politiche sociali".
Fondamentale continuare sulla strada intrapresa per il rilancio
del turismo, inclusa "la promozione verso l'esterno del
patrimonio storico". Sulla riforma sanitaria, "molto bene non
depotenziare i servizi e non chiudere alcuna struttura. Va
valorizzato il rapporto con il privato, senza discriminare le
strutture pubbliche. È opportuno un nuovo modo di reclutamento
del personale sanitario". Positivo anche il passaggio
programmatico per sport e cultura, oltre che quello dedicato
all'agricoltura "tra cui il riconoscimento dell'organismo
pagatore in sostituzione di Agea e i cui effetti positivo si
vedranno dal 2024".
ACON/RCM-fc