VITALIZI. CAPOZZI (M5S): SERVE LEGGE PER LIMITARE AUMENTI
(ACON)Trieste, 17 mag - "Per ragioni di equità sociale, in un
momento storico in cui i cittadini lottano contro il caro vita e
contro l'aumento dei mutui, non si può legare l'aumento
dell'assegno vitalizio all'indice ISTAT senza porvi un tetto".
Lo scrive, in una nota, la consigliera regionale del Movimento 5
Stelle Rosaria Capozzi, che ha depositato una proposta di legge
regionale per porre un tetto agli aumenti dei vitalizi
riconosciuti agli ex consiglieri regionali e loro aventi diritto.
"Se la rivalutazione ISTAT negli anni non ha inciso più di tanto
su tali assegni, negli ultimi mesi ha raggiunto percentuali
considerevoli - precisa l'esponente pentastellata - che mi hanno
spinta a intervenire, annunciando, nel mio discorso sulle linee
programmatiche, la volontà di depositare una proposta di legge
finalizzata, per quest'anno, alla riduzione dei vitalizi e a
rivedere il metodo di rivalutazione, prevedendo una soglia
massima per il prossimo triennio". Una misura simile è già stata
approvata in Toscana e "la loro legge regionale non è stata
impugnata dal Governo Meloni".
Capozzi sottolinea che "è un dovere politico intervenire
rispetto a un privilegio di pochi: nel giro di pochi mesi gli ex
consiglieri regionali si sono visti aumentare la propria quota di
assegno mensile dell'8,1% e se il Consiglio Regionale non
intervenisse, si vedrebbero aumentare ulteriormente il proprio
vitalizio, ottenendo così nel giro di 12 mesi incrementi
superiori al 15% rispetto a quanto percepito fino al gennaio di
quest'anno".
"Anche Banca d'Italia ha dovuto ammettere nel suo ultimo
Bollettino Economico - conclude la presidente del Misto - che in
questo periodo, nonostante i margini di profitto delle imprese
siano aumentati lievemente, le retribuzioni non manifestano nel
complesso segnali di decisa accelerazione, da qui la nostra idea
di intervenire secondo equità. Va ricordato infine che le
pensioni calcolate con il sistema contributivo non superano
l'ultima retribuzione percepita, qui invece alcuni assegni sono
abbondantemente più ingenti delle indennità riconosciute ai
consiglieri regionali. Motivo ulteriore per porre un freno al
meccanismo di aumenti".
ACON/COM/mt