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CADUTI GUERRA. BORDIN: RICERCA AVIATORI USA A GRADO CONFERMA NS VALORI

18.05.2023
14:26
+++Verso recupero resti equipaggio B-24 precipitato nel 1944+++

(ACON) Grado, 18 mag - La disperazione per la scomparsa, il dolore dell'attesa, il sollievo per il ritrovamento dei resti del proprio caro. È il percorso dei familiari di chi ha lottato per la libertà ma il cui corpo non ha fatto ritorno a casa, è il percorso che accomuna italiani e americani che hanno vissuto la guerra e che sono legati dagli stessi valori.

È uno dei concetti espressi dal presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, al termine dell'incontro informativo sulla progettualità nata per il recupero nella laguna di Grado dei resti di sei degli aviatori americani precipitati con il loro bombardiere B-24 durante la battaglia aerea del 30 gennaio 1944. Erano in sette, ma nel 2014 uno dei membri è stato identificato sulla base dei resti recuperati durante una prima ricerca sul campo.

Ad organizzare l'appuntamento nella sala consiliare del Comune la Dpaa, sigla di Defense Pow/Mia Accounting Agency, l'agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti responsabile del recupero del personale militare statunitense dichiarato disperso durante i conflitti che risalgono alla Seconda Guerra Mondiale; ed è proprio Dpaa ad aver incaricato Isola di Morgo Srl, general contractor, e la Southeastern Archaeological Reserch Inc, società esperta in ricerca archeologica, per la realizzazione del progetto. Alla fase di progettazione - che attende le necessarie autorizzazioni per l'avvio dei lavori - hanno preso parte anche studio D'Orlando Engineering Srl, For Natture Srl, Astra Snc, Archeo test e studio Colussi&Dovier.

Dopo i saluti del sindaco di Grado, Claudio Kovatsch, si sono susseguiti gli interventi di Marco Pasqualetto, referente di Isola di Morgo Srl, e dei rappresentanti di Dpaa Usa, il vice direttore generale Fern Sumpter Winbush e il direttore per le partnership e l'innovazione Rocky Gillette, che hanno spiegato l'impegno dell'agenzia in tutto il mondo e nello specifico qui in Friuli Venezia Giulia, in un "sito tra i più difficili mai capitati: dovremo stare molto attenti durante queste operazioni di recupero".

Con le relazioni illustrative di Kevin Dalton, archeologo della Dpaa, e quella di Christian Gelagi, della D'Orlando Engineering Srl - che hanno presentato le varie fasi dei lavori di scavo dal punto di vista archeologico e da quello ingegneristico - è stato il momento del presidente del Consiglio regionale. "Il vostro lavoro e la vostra dedizione - ha evidenziato Bordin - dimostrano la comunanza di valori tra Italia e Stati Uniti nel mettere in campo sforzi comuni per non dimenticare il sacrificio di chi ha lottato per la libertà e la democrazia".

Il riferimento specifico poi è a un avvenimento particolare risalente ad alcune settimane fa a Carlino, dove è stato celebrato il ritorno a casa di Galliano Bidin, l'alpino deceduto a Permet in Albania a soli 29 anni di età, dato a lungo per disperso, ma poi ritrovato nel Sacrario Militare dei Caduti d'Oltremare di Bari.

"C'è stato uno sforzo immenso dell'intera comunità per riportarlo a casa - ha sottolineato il presidente del Cr Fvg - e la cerimonia partecipata e commovente ha testimoniato l'amore delle persone per quell'uomo oltre l'enorme felicità della famiglia e delle figlie per aver riavuto i resti del padre".

Bordin ha quindi assicurato "anche da parte nostra l'impegno in tal senso e la massima collaborazione e cooperazione da parte delle istituzioni del Fvg" con l'obiettivo di ricordare "l'importanza della vita umana e dell'uomo, che in guerra perde la sua individualità e viene spersonalizzato".

"La volontà di ricercare le persone - ha concluso il presidente dell'Aula regionale - parte dal senso di umanità e di amore e per questo ringrazio tutti coloro che collaborano al progetto". ACON/MT-fc



La foto di gruppo al termine dell'incontro: il presidente Mauro Bordin è il terzo da destra, in prima fila
Il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin (primo da sinistra), nel corso dell'incontro a Grado
Un altro momento dell'incontro sul progetto Isola di Morgo