FRIULANO. MORETUZZO (PAT-CIV): NON BASTA PROGRAMMAZIONE ATTUALE RAI
(ACON) Trieste, 19 mag - "L'attuale programmazione
radiotelevisiva in lingua friulana della Rai non è sufficiente
per assicurare i diritti linguistici e culturali della minoranza
friulana. Da anni, fuori e dentro il Consiglio regionale, il
Patto per l'Autonomia insiste su questo punto evidenziando il
fondamentale ruolo della Regione in qualità di garante di quei
diritti".
Così in una nota Massimo Moretuzzo, segretario del Patto per
l'Autonomia e capogruppo del Patto-Civica Fvg in Consiglio
regionale, a margine del convegno "La Rai del Friuli-Venezia
Giulia, un nuovo progetto nell'Europa senza confini per un
servizio pubblico radiotelevisivo transfrontaliero a tutela delle
minoranze linguistiche", organizzato dalle segreterie regionali
di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Assostampa del
Friuli-Venezia Giulia, che si è tenuto oggi a Nova Gorica.
"Più volte abbiamo sollecitato notiziari informativi radiofonici
e televisivi in lingua friulana e l'ampliamento dei programmi in
lingua friulana a beneficio dell'intero territorio friulanofono,
almeno nella misura prevista per la lingua ladina, sanando
l'evidente disparità di trattamento tra minoranze linguistiche -
sottolinea Moretuzzo, ricordando anche la recente petizione
popolare a sostegno delle medesime richieste e sottoscritta da
quasi 2mila persone -. Per far questo, va creata una struttura
autonoma dedicata alla radio e alla televisione in lingua
friulana a Udine (sede che negli ultimi anni è stata
depauperata), con l'assegnazione di una redazione deputata alla
ideazione e produzione di notiziari e trasmissioni informative e
programmi di approfondimento, e assunto, dunque, personale
competente e formato per la struttura in lingua friulana a
garanzia della qualità del servizio offerto: figure specializzate
e professionisti che già operano in Rai".
Richieste riprese oggi, a Nova Gorica, anche dai rappresentanti
dei sindacati dei lavoratori dell'informazione e della
comunicazione della regione - si legge ancora nel comunicato -
che hanno evidenziato la necessità di aggiungere "alla già
esistente programmazione Rai in friulano, curata dalla Struttura
dei programmi italiani, una produzione giornalistica, radiofonica
in una prima fase, ma immaginando l'approdo ad un telegiornale,
da veicolare all'utenza sulla terza rete bis Rai per il
Friuli-Venezia Giulia". E "che il modello attuato dalla
convenzione tra il Dipartimento per l'editoria della Presidenza
del Consiglio dei Ministri e la Rai, per la lingua ladina nella
Provincia di Bolzano, potrebbe tutelare in modo adeguato anche la
comunità di lingua friulana nella nostra regione".
Di conseguenza, "come hanno detto i rappresentanti sindacali,
vanno aumentate le ore di produzioni radiofoniche e televisive.
L'attuale Convenzione per il friulano prevede annualmente 150 ore
di trasmissioni radiofoniche e 40 ore di trasmissioni televisive;
la Convenzione per il ladino prevede annualmente 352 ore di
trasmissioni radiofoniche e 100 ore di trasmissioni televisive".
"Sarà, dunque, necessario - conclude Moretuzzo - rinegoziare la
prossima Convenzione per la lingua friulana adeguando il
servizio. In questo senso, la Regione faccia la sua parte
pretendendo la giusta attenzione nei confronti del friulano".
ACON/COM/fa