PROVINCE. MARTINES (PD): CR DELEGHI COMPETENZE A ENTI AREA VASTA
(ACON) Trieste, 22 mag - "L'assessore regionale Pierpaolo
Roberti continua a fare pronostici sulla data di reintroduzione
delle Province. Date annunciate, poi soppiantate da una realtà
dei fatti ben diversa".
Questa la nota del consigliere regionale Francesco Martines (Pd)
in merito a un possibile ritorno delle Province in Friuli Venezia
Giulia.
"Prima si doveva andare a votare assieme alle regionali del 2023
- spiega Martines - per poi scoprire che non era sufficiente un
passaggio in Commissione paritetica Stato-Regione ma serviva,
come tutti pensavamo, una modifica dello Statuto della Regione e
quindi un doppio iter in Parlamento. Adesso, forte del Governo
amico e di un Parlamento a maggioranza di Destra-centro, leggiamo
che già nel 2024 i cittadini potranno votare per i nuovi enti
intermedi. Ritengo che la tempistica anche stavolta potrebbe
essere azzardata".
"Non basterà poi istituire le Provincie, magari per assegnare un
ruolo e qualche incarico elettivo a persone rimaste fuori dai
giochi elettorali delle regionali - rincara il dem -, ma al
contempo sarà necessario mettere mano alla legge sulle comunità
volontarie che sta dimostrando di non funzionare. Sono poche
quelle costituite e sul loro funzionamento ci sono molte
perplessità, salvo i lauti compensi che vengono riconosciuti ai
componenti dell'organo esecutivo delle comunità".
A suo dire "serve invece dare seguito a quanto ha dichiarato il
presidente Fedriga nelle sue linee programmatiche, dove scrive
testualmente di un 'rafforzamento del complesso sistema di
governo del territorio, imperniato sull'attribuzione di nuove
competenze e finalizzato all'avvicinare le istituzioni ai
cittadini'. Visto che il Governo regionale rivuole ad ogni costo
le Provincie, ritengo che sia utile dedicare questa legislatura
ad un alleggerimento delle competenze della Regione, alla quale
dovrebbero rimanere solo compiti di alta programmazione e
definizione delle strategie di medio lungo periodo e quello di
fare le leggi, lasciando agli enti di area vasta tutto il resto
dell'attività politica amministrativa".
"Fino adesso, nessun Consiglio regionale ha avuto il coraggio di
fare questo. Tenere tutto in mano serve a chi governa per
distribuire le risorse e fare le norme e assumere le iniziative
utili ad indirizzare il consenso. Assieme, Maggioranza e
Opposizioni - conclude Martines -, trovino la volontà politica di
dare un segnale forte in questa direzione".
ACON/COM/rcm