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FIBROMIALGIA. TAVOLA ROTONDA A TS CON NOVELLI (FI) E CELOTTI (PD)

25.05.2023
18:14
+++I due consiglieri sono intervenuti su Lavoro e Salute al convegno Aisf in sala Tessitori+++

(ACON) Trieste, 25 mag - La fibromialgia non è solo un problema di salute, è anche un problema sociale. Ed è pertanto fondamentale che questa patologia venga riconosciuta dal sistema sanitario. Sono alcuni dei concetti espressi oggi dai consiglieri regionali Roberto Novelli e Manuela Celotti, intervenuti nel corso del dibattito organizzato in sala Tessitori dalla sezione di Trieste dell'Associazione italiana sindrome fibromialgica (Aisf). All'incontro-convegno ha partecipato anche Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale.

"Si parla della fibromialgia come di una malattia invisibile - ha osservato Novelli, consigliere regionale di Forza Italia che è anche presidente della Commissione che si occupa di Lavoro e Istruzione - ma di certo non è invisibile nei numeri, visto che i pazienti sono circa 3 milioni. E i dati ci dicono che tra il 35 e il 50 per cento dei malati non lavora a causa di questa sintomatologia. Si tratta dunque di un problema che riguarda l'intero nucleo familiare, in definitiva tutta la società". Novelli ha anche ricordato la sua interrogazione parlamentare sulla fibromialgia, specificando che a Roma molti deputati sono al lavoro su questo tema. "La nostra Regione - ha spiegato ancora il consigliere - nel 2017 ha attivato un percorso assistenziale che sulla carta sembra andare nella giusta direzione, ma naturalmente bisogna poi vederne l'attuazione pratica".

Celotti, consigliera del Pd, ha voluto esprimere innanzitutto un apprezzamento "per i cittadini che si organizzano in associazioni come l'Aisf, capaci di far sentire la loro voce ai politici e di svolgere anche azioni collaterali al sistema sanitario pubblico. Credo - ha aggiunto l'esponente dem - che questo richieda una riflessione anche in regione, dove troppo poco ci confrontiamo con le rappresentanze delle diverse categorie e con l'associazionismo, che potrebbero viceversa aiutarci anche a riorientare le nostre priorità". Celotti ha poi auspicato "un riconoscimento ufficiale della fibromialgia, ancora troppo spesso sottovalutata o ignorata, e l'auspicio è che possa arrivare anche grazie al ricambio generazionale dei medici di medicina generale in Friuli Venezia Giulia". Da parte di operatori e pazienti presenti al convegno era stato infatti auspicato un intervento della Regione per arrivare a corsi di formazione obbligatoria dei medici di base sul tema fibromialgia. Analogo intervento è stato richiesto nei confronti dei datori di lavoro.

L'incontro in sala Tessitori è stato organizzato dalla sezione di Trieste dell'Aisf, che svolge le funzioni di sportello regionale, con Eva Trinca nel ruolo di referente dei pazienti e Cinzia Bottò come responsabile contabile. La sezione triestina continua a organizzare iniziative di sensibilizzazione, tra le quali il contest fotografico "Mai più invisibili", quest'anno orientato su un selfie che racconti uno squarcio della vita quotidiana di chi soffre di questa sindrome. Per partecipare c'è tempo fino al 31 maggio, con maggiori informazioni sul sito www.sindromefibromialgica.it oppure sulle pagine Facebook dell'associazione. ACON/FA



Da sinistra Manuela Celotti, il presidente Mauro Bordin, Roberto Novelli e Giusy Fabio, vicepresidente nazionale Aisf
La seconda tavola rotonda del convegno sulla fibromialgia a Trieste