SALUTE. CONFICONI (PD): GIUNTA CHIARISCA SU STATI GENERALI PORDENONESI
(ACON) Trieste, 26 mag - "Proseguono le difficoltà del
Centrodestra nell'affrontare gli aggravati problemi della sanità
pordenonese. Dopo la protesta delle associazioni, il presidente
del Consiglio comunale, Tropeano, rilancia gli stati generali
bocciati dalla Giunta di cui faceva parte durante la scorsa
consiliatura, quando a proporli era stato il Partito democratico.
La Regione chiarisca se davvero vuole andare in quella direzione
o si tratta solo dell'ennesima brutta figura".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), annunciando un'interrogazione al presidente della Regione,
Massimiliano Fedriga, per conoscere quali sono le reali
intenzioni della Giunta sul processo partecipativo.
"Mentre l'assessore Riccardi in evidente affanno sta cercando di
tamponare la falla apertasi sul bilancio dell'Azienda sanitaria
Friuli Occidentale (Asfo), continuano le prese di distanza sul
suo operato all'interno della Maggioranza", sostiene ancora
Conficoni.
"Dopo i consiglieri di Fratelli d'Italia impegnatisi e vigilare
sul futuro del Cro di Aviano e i sindaci di Centrodestra
astenutisi durante l'ultima assemblea di Area vasta - prosegue il
dem -, ora a smarcarsi è stato un esponente del suo stesso
partito, il presidente del Consiglio comunale di Pordenone,
Tropeano. Che, seppure tardivamente, abbia battuto un colpo per
blandire le encomiabili associazioni sociosanitarie di cui
abbiamo chiesto l'audizione, non può che farci piacere. Peccato
sia rimasto colpevolmente in silenzio quando, due anni fa, la sua
Giunta definì chiacchiere inutili gli stati generali della sanità
pordenonese proposti dal Partito democratico, per non parlare del
nulla di fatto dalla Consulta comunale sulla sanità di cui pure
faceva parte, rendendosi complice del disastro sotto gli occhi di
tutti".
"La faccia tosta con cui il Centrodestra cerca di uscire
dall'angolo - incalza ancora Conficoni - è davvero grande.
Entrando nel merito dei problemi, però, ancora una volta non una
parola sulla necessità di ridurre la sperequazione
nell'assegnazione delle risorse che penalizza l'Asfo, aggravatasi
negli ultimi anni anche in seguito alla gestione al risparmio
dell'ex direttore generale Polimeni. Speriamo in un ravvedimento
anche su questo fronte".
ACON/COM/rcm