OPPOSIZIONI. I 3 CAPIGRUPPO: BINI IN CONFLITTO INTERESSI, SI DIMETTA
(ACON) Trieste, 31 mag - "L'assessore alle Attività produttive
Sergio Emidio Bini si dimetta immediatamente". È la richiesta
unanime dell'opposizione - come si legge in una nota - di fronte
"al conflitto di interessi che vede protagonista l'esponente
della Giunta Fedriga in qualità di socio di riferimento e
dirigente della società Euro&Promos spa", denunciato in Aula e
nel corso di una conferenza stampa indetta dalle minoranze in
Consiglio regionale.
"L'assessore Bini ha dichiarato il falso in questi anni, ha
sempre negato di avere ruoli di responsabilità nella società
Euro&Promos spa di cui è azionista di riferimento. Oggi,
rispondendo a una nostra interrogazione, abbiamo scoperto che è
un dirigente dell'azienda, dunque ha responsabilità nella sua
gestione - spiega Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg -. È palese il conflitto di interessi con
il suo ruolo di assessore rispetto agli appalti che Euro&Promos
Spa si è aggiudicata, come quelli vinti nel Comune di Trieste per
oltre 35 milioni di euro, tra i quali quello per la vigilanza
museale con gli operatori pagati appena 3,68 euro l'ora. In
questa vicenda c'è una responsabilità dell'assessore, ma c'è
anche una responsabilità del Presidente Fedriga che ci auguriamo
tolga subito le deleghe a Bini qualora quest'ultimo non
rassegnasse le dimissioni. Fedriga - ricorda Moretuzzo - non si è
espresso neppure sull'acquisto di immobili di proprietà di
Mediocredito da parte dell'assessore Bini quando la Regione era
ancora azionista della società".
"Dopo la mozione di censura depositata lunedì dalle opposizioni
sulla vicenda Bini-Mediocredito e l'interrogazione odierna del
collega Moretuzzo legata al suo ruolo in Euro&Promos, si rafforza
ancor di più la richiesta da parte di tutti i Gruppi di
opposizione delle dimissioni dell'assessore Bini. Riteniamo grave
che dopo la risposta odierna egli possa continuare a svolgere il
ruolo di Assessore regionale come se nulla fosse, pur in presenza
di un palese conflitto di interesse. Riteniamo inaccettabile il
silenzio di questi giorni del Presidente Fedriga: intervenga
ritirandogli le deleghe - afferma il capogruppo del Pd in
Consiglio regionale, Diego Moretti -. La questione non è di
rispetto della legge, compete ad altri: questo è un tema
politico, di opportunità, di etica, di morale che mai come in
questo momento i cittadini chiedono a chi fa politica,
soprattutto da chi riveste ruoli importanti come quello di
assessore regionale".
"Le questioni sollevate in questi giorni sono dirimenti e infatti
come Gruppo misto non abbiamo esitato ad aderire convintamente
sottoscrivendo la mozione proposta di censura - sostiene la
capogruppo del Misto, Pompea Maria Rosaria Capozzi -, ma Bini non
deve rispondere solo su Mediocredito. Chiederemo conto anche
dell'ordine del giorno votato all'unanimità dal Comune di Marano
Lagunare con cui si chiede alla Regione di rettificare una
delibera proposta da Bini che, a detta loro, riporta un assenso
mai espresso sull'insediamento dell'acciaieria, che tanto fa
discutere nella Bassa friulana".
ACON/COM/fa