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SALUTE. CONFICONI (PD): PRIMO SCOGLIO FERMA RICCARDI, ADEGUI STIPENDI

13.06.2023
17:37
(ACON) Trieste, 13 giu - "La condivisione di un cambio di linea per arginare la fuga del personale sanitario, avvenuta solo qualche giorno fa in Consiglio regionale da parte dell'assessore Riccardi, si è subito schiantata sul primo scoglio: quello delle retribuzioni, ferme da anni e ancora da adeguare".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando "il blocco sulla trattativa per le risorse aggiuntive regionali che l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, ha illustrato ai sindacati".

"Durante l'ultima seduta dell'Aula, nel sollecitare la collaborazione delle opposizioni, Riccardi aveva riconosciuto - ricorda l'esponente dem - la necessità di arginare la fuga, investendo sul personale. Peccato che abbia fatto marcia indietro alla prima occasione. In questa partita, come di regola, a pagare il prezzo più alto è il Friuli Occidentale: l'Asfo prevede addirittura due milioni di euro in meno di spesa rispetto al tetto, come confermato dalla relazione del collegio dei revisori".

"Per rilanciare la sanità pubblica - secondo Conficoni - bisogna occuparsi in maniera forte della questione retributiva, alzando gli stipendi ed equiparandoli in rapporto a funzione svolta e anzianità. Memori delle 1.530 dimissioni volontarie di medici e infermieri negli ultimi tre anni, in tutti i territori devono sparire le disparità che favoriscono le fughe. Affinché ciò sia possibile, la Regione deve ottenere l'eliminazione del tetto di spesa sul personale e investire di più per trattenerlo, a partire dal prossimo assestamento di bilancio".

"Questa - così conclude il rappresentante del Partito democratico - è la strada da seguire, non quella delle maggiori commesse al privato che continueranno a indebolire il pubblico, se le paghe dei dipendenti delle aziende sanitarie non verranno rivalutate". ACON/COM/db



Nicola Conficoni (Pd)