VIABILITÀ. PUTTO (PATTO-CIVICA): A PN SERVE PIANIFICAZIONE STRATEGICA
(ACON) Trieste, 14 giu - La viabilità veicolare e ferroviaria e
la mobilità ciclabile del Friuli Occidentale sono oggetto
dell'interrogazione depositata oggi in Regione dal consigliere
regionale Marco Putto del gruppo Patto per l'Autonomia-Civica
Fvg, che chiede di conoscere quale sia la pianificazione
strategica e quali le priorità in merito al tema sollevato.
"La provincia di Pordenone - spiega Putto - sconta un deficit di
riqualificazione e di potenziamento complessivo rispetto a
viabilità e mobilità, riconosciuto trasversalmente da tutte le
forze politiche al punto da aver costituito nei rispettivi
programmi di mandato un impegno elettorale chiaramente espresso".
"Al di là dei necessari interventi puntuali che singoli territori
del pordenonese attendono da molto tempo - prosegue il
consigliere - sarebbe fondamentale e auspicabile agire con una
strategia complessiva che affronti in modo organico i macro
aspetti infrastrutturali del territorio, stabilendo le priorità
d'intervento rispetto alle risorse già disponibili e a quelle che
dovranno essere reperite. Uno dei temi centrali è la necessità di
migliorare le connessioni stradali tra Veneto, provincia di
Pordenone, Udine e Austria. Il recente completamento della
Pedemontana veneta, come del resto era stato previsto, ha fatto
incrementare il flusso di veicoli pesanti che una volta usciti
dall'autostrada entrano nella statale 13 Pontebbana, caricando in
modo non più sostenibile i centri urbani attraversati".
"La soluzione al congestionamento del traffico lungo la
Pontebbana - osserva ancora Putto - non potrà necessariamente
essere costituita da un'unica scelta infrastrutturale, bensì da
un insieme di scelte, da attuare con scale di priorità diverse e
con il pieno coinvolgimento delle comunità e degli enti di volta
in volta interessati, sempre con il suffragio di evidenze
scientifiche tese alla massima sostenibilità possibile e alla
tutela dell'ambiente, che prevedano sia soluzioni a breve
termine, che a medio-lungo termine".
"Ritengo valide - aggiunge il rappresentante dei civici - le
misure emergenziali e temporanee annunciate dalla Regione, in
particolare nei casi di incidentalità o blocchi dell'autostrada
A4, che prevedano l'utilizzo in via sperimentale della
circonvallazione di San Vito al Tagliamento nei casi in cui da
parte di Autovie Venete scattino i blocchi in autostrada e le
conseguenti deviazioni: la tangenziale di San Vito potrà essere
utilizzata sia per il traffico proveniente da Conegliano
attraverso la A28, sia per il traffico proveniente dalla
Regionale 252 Napoleonica, cioè da Codroipo sulla Statale 13,
indirizzandolo verso l'uscita autostradale di Villotta di Chions
senza interessare altre viabilità di tipo locale".
"In questo modo - si legge ancora nella nota - si sgraverà la
stessa Statale 13, soprattutto sul nodo di Casarsa interessato
dall'annoso problema dell'impianto semaforico. Nel contempo sarà
fondamentale e opportuno procedere celermente al completamento
della terza corsia della A4, alla riduzione dei pedaggi
autostradali per incentivare la permanenza nella stessa, alla
redazione e alla messa a disposizione dell'esito degli studi
relativi alla cosiddetta "Gronda Nord" e al prolungamento della
Cimpello-Sequals verso Gemona e, soprattutto, al rifacimento del
ponte sul Meduna lungo la statale 13, per il quale si è fin qui
atteso troppo tempo, privilegiando gli annunci ai fatti".
"Per quanto concerne la viabilità ferroviaria - rimarca Putto - è
necessario portare avanti da subito un costruttivo confronto con
Rfi e Fs per fare in modo che il collegamento Trieste-Venezia
possa essere almeno modernizzato, in attesa che l'alta velocità
possa giungere anche in Friuli Venezia Giulia, e che venga
risolto il problema del nodo ferroviario di Udine, che sta
rallentando il trasporto di merci su rotaia verso l'Austria
perché l'attuale tratta si snoda lungo un percorso cittadino e
quindi non è possibile aumentarne la velocità, se non
individuando dei tracciati alternativi".
"In un ragionamento complessivo sulla rete ferroviaria, non va
trascurata neanche l'utilità di tracciati ferroviari come la
Sacile-Maniago-Gemona, da completare nel tratto Maniago-Gemona
atteso che il tratto Sacile-Maniago è già percorribile, e il
recupero della tratta Casarsa-Pinzano (sulla quale è pendente il
giudizio del Tar rispetto al vincolo posto dalla Sovrintendenza),
che potrebbe essere ripristinata contestualmente alla
realizzazione del progetto della contigua pista ciclabile e allo
stesso tempo essere funzionale al traffico merci proveniente
dall'Interporto di Pordenone, rendendo più competitiva l'area
commerciale pordenonese. Il potenziamento e il recupero dei
tracciati ferroviari - conclude il consigliere del gruppo
Patto-Civica - potrà anche migliorare la fruibilità turistica del
territorio regionale, visitabile e percorribile con maggior
facilità attraverso l'intermodalità bicicletta-treno, motivo per
cui è importante conoscere con quali priorità la Regione intenda
affrontare il completamento delle ciclovie regionali e la loro
interconnessione".
ACON/COM/fa