ENERGIA. CAPOZZI (M5S): SU IDROELETTRICO FDI GIOCA SU PELLE CITTADINI
(ACON) Trieste, 14 giu - "Da quando è stato confermato nella
Giunta Fedriga, ormai due mesi fa, l'assessore Scoccimarro non è
riuscito a scrivere un solo comunicato stampa sull'energia della
nostra regione".
Lo ricorda, in una nota, la consigliera regionale del Movimento 5
Stelle, Rosaria Capozzi, che rimarca le assenze dell'assessore
regionale con delega all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile
"nelle partite importanti per i nostri cittadini".
"Molto impegnato a celebrare alpini, carabinieri, forze armate, a
ricordare i crimini di Tito, per non dire della immancabile
presenza a manifestazioni come Corri Trieste e City Golf -
aggiunge Capozzi - sarebbe interessante sapere dall'assessore
cosa ne pensa del parere favorevole espresso dal Governo Meloni,
tramite il sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i
trasporti, Tullio Ferrante, di Forza Italia, all'ordine del
giorno firmato dai parlamentari di Fratelli d'Italia e votato
dalla Camera dei deputati sull'idroelettrico".
La consigliera, nella nota, continua: "Il Governo si è assunto
l'impegno a prevedere un intervento normativo ad hoc volto a
riconoscere alle regioni e province autonome di Trento e Bolzano
la facoltà di rideterminare in aumento la durata delle
concessioni idroelettriche di grande derivazione a favore degli
attuali titolari".
La speranza, ribadisce la presidente del Misto, "è che
l'esecutivo nazionale non dia seguito a questo impegno: sia
perché verrebbe meno agli impegni assunti con l'Europa per
ottenere il Pnrr, mettendo a rischio l'arrivo delle risorse
stabilite, sia perché vanificherebbe tutti gli sforzi del
Consiglio regionale che, all'unanimità ha votato la legge
regionale 21 del 2020".
Con tale norma si è stabilito "che non si debbano più concedere
proroghe per le grandi derivazioni a uso idroelettrico, ancorché
fantasiosamente denominate rideterminazioni in aumento della
durata, dando la possibilità alla Regione di gestire le
concessioni".
"Non vorremmo che essendo ormai passati quasi tre anni
dall'approvazione della norma regionale - conclude Capozzi - i
continui ritardi nella costituzione della Società Regionale a
capitale misto pubblico-privato alla quale assegnare di volta in
volta le concessioni siano frutto di una precisa volontà
partitica di chi aspetta da Roma la possibilità di concedere le
proroghe agli attuali concessionari, nonostante il malcontento
manifestato più volte dai sindaci del territorio per la gestione
delle derivazioni".
ACON/COM/mt