SALUTE. CONFICONI (PD): ASSURDI RISPARMI DI ASFO PER IL PERSONALE
(ACON) Trieste, 16 giu - "La riduzione degli interventi
chirurgici durante l'estate, per garantire le ferie ai
professionisti, chiarisce ancora una volta quanto siano assurdi i
risparmi dell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale (Asfo) sul
personale: quest'anno Asfo ha previsto una spesa di due milioni
di euro inferiore al tetto stabilito dalla Regione. Una decisione
inconcepibile che si scontra con la necessità di rilanciare la
sanità pubblica attraverso un forte investimento nelle risorse
umane".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), componente della III Commissione, annunciando
un'interrogazione per chiedere al presidente Massimiliano Fedriga
di chiarire perché Asfo non sfrutti appieno i margini di spesa
sul personale.
"Il piano ferie di Asfo - continua Conficoni - anche quest'anno
mette a nudo e amplifica le difficoltà del servizio sanitario
regionale a recuperare le prestazioni arretrate accumulatesi in
seguito alla pandemia. È assurdo che numerose attività vengano
ridotte e al contempo l'Azienda sanitaria spenda meno di quanto
potrebbe per il personale".
"Nell'esercizio 2021, durante la guida di Polimeni, il risparmio
era stato addirittura di 11 milioni di euro - ricorda il
consigliere -. Ora la situazione è migliorata, ma i due milioni
di euro in meno denunciati dal Collegio dei revisori nella
relazione al bilancio preventivo comunque meritano una censura,
anche perché tra la fine del 2018 e la fine del 2022 Asfo ha
perso oltre 100 dipendenti e somministrati, scesi da 3.836 a
3.721. In particolare, negli ultimi tre anni ai 246 pensionamenti
si sono sommate ben 349 dimissioni volontarie, in costante
crescita".
"Invece di aumentare le commesse a laboratori e cliniche private
che assumono il personale in uscita dagli ospedali indebolendoli
ulteriormente - accusa il dem -, bisogna investire nel servizio
pubblico a partire dalle risorse umane. Di qui la necessità non
solo di sfruttare appieno i margini consentiti dalle attuali
norme, ma anche di abolire il tetto alla spesa per il personale
in modo tale da poterlo trattenere ed aumentare anche attraverso
una rivalutazione degli stipendi. A parità di anzianità e
funzioni, infine, vi deve essere lo stesso trattamento economico
al fine di limitare la concorrenza tra aziende che sta
penalizzando Pordenone".
ACON/COM/rcm