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MULTIUTILITY. MARTINES (PD): AGGREGAZIONE A UD ESEMPIO PER INTERO FVG

20.06.2023
13:59
(ACON) Trieste, 20 giu - "Un progetto su cui stiamo lavorando da tempo e che porterà efficientamento operativo ed economico, nonché vantaggi sia per le aziende che per i cittadini. L'esperienza dell'integrazione tra Cafc e Poiana lo sta dimostrando. Alla fine, se le società delle tre province si mettessero insieme, fatturerebbero appena 300 milioni di euro: una dimensione minima, ma in grado di rispondere alle sfide del mercato".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale Francesco Martines (Pd), riferendosi al legame tra Cafc Spa, Acquedotto Poiana Spa, Net Spa e A&T 2000 Spa per creare una multiutility sul territorio della provincia di Udine che gestisca in maniera integrata servizio idrico e gestione dei rifiuti urbani.

Ieri a Udine - prosegue la nota - si è svolto un incontro organizzato dall'Ausir che ha portato la firma dei presidenti delle quattro società, sancendo di fatto "un primo passo verso il soggetto unico".

All'evento erano presenti gli assessori regionali Barbara Zilli e Fabio Scoccimarro, nonché lo stesso Martines (che è anche presidente controllo analogo del Cafc), insieme ai rappresentanti delle società operanti nelle ex province di Gorizia e Pordenone.

"Un processo partito dal basso, dal coinvolgimento degli organismi di rappresentanza dei soci e dai vertici aziendali delle quattro società. Dopo questo primo passo - aggiunge l'esponente dem - è necessario che anche la Regione Fvg creda nel progetto e sostenga convintamente questa aggregazione".

"La firma - prosegue Martines - conferma la volontà di mettere subito in atto un processo di aggregazione che, partendo dall'Udinese, coinvolga anche le relative entità operanti nelle altre due ex province di Gorizia e Pordenone. Lo strumento individuato è quello di un tavolo tecnico-politico tra le quattro società, affiancato a una supervisione dell'Ausir in quanto autorità regionale".

"Il documento - sottolinea ancora il consigliere regionale di opposizione - conferma come sia fondamentale che i servizi continuino a essere svolti in house, cioè da società con capitale sociale interamente pubblico, perché solo in questo caso saranno garantite la vicinanza ai territori e ai problemi quotidiani delle comunità, oltreché l'attenzione verso la razionalizzazione dei costi, anziché al profitto". "Questo progetto - precisa inoltre Martines - ha come obiettivo il raggiungimento di efficienza e ottimizzazione dei costi con economie di scala, la razionalizzazione degli impianti esistenti e la programmazione di nuovi su bacini più ampi. Si punta, inoltre, a effetti sinergici sul core business, creazione di nuove linee di ricavi, ampliamento della base di clientela, più forza sul mercato del credito e opportunità sui progetti speciali, come fondi Pnrr e di coesione territoriale". "La volontà dei soci - precisa l'esponente Pd - è quella di creare aggregazione tra società che operano in house providing (società a totale capitale pubblico in capo ai Comuni), partendo con percorsi verticalizzati (sistema idrico e rifiuti urbani) in provincia di Udine, senza tuttavia escludere intese con società a capitale pubblico che operano nelle altre due province ed eventuali rapporti di carattere industriale, anche con realtà operanti in provincia di Trieste".

"Un processo - conclude Martines - che dovrebbe essere da stimolo anche per il settore dei rifiuti urbani per il quale saranno necessarie analisi che portino all'allargamento della rete degli impianti a livello regionale con l'obiettivo di raggiungere l'autonomia nella gestione dei flussi". ACON/COM/db



Francesco Martines (Pd)