AMBIENTE. CONFICONI (PD): SPILIMBERGO, AVVIARE STUDIO EPIDEMIOLOGICO
(ACON) Trieste, 21 giu - "Il ritardo dell'iter sullo studio
epidemiologico a Spilimbergo è peggio di quanto ci si potessa
aspettare. Quattro anni dopo l'impegno assunto dall'assessore
regionale Scoccimarro a elaborare l'indagine proposta dall'Asfo e
da noi sollecitata per rispondere alle legittime preoccupazioni
dei cittadini, oggi scopriamo che non è stato fatto alcun passo
avanti. Restano solo le parole! Una negligenza inaccettabile che
conferma la trascuratezza della Giunta verso l'esigenza di
assicurare uno sviluppo sostenibile".
Lo rimarca in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), esprimendosi a margine dell'interrogazione attraverso la
quale aveva chiesto alla Giunta regionale di fare chiarezza sullo
stato di avanzamento dello studio epidemiologico nel territorio
circostante all'Ecomistral di Spilimbergo.
"Quello tra i Comuni di Maniago, Fanna e Spilimbergo - ricorda
l'esponente dem - è un territorio che ha visto negli anni
insediarsi e accumularsi varie attività industriali il cui
impatto suscita la comprensibile apprensione di molti cittadini,
riconosciuta come legittima dall'assessore Scoccimarro che si era
impegnato ad approfondire l'impatto delle emissioni".
"Peccato che oggi, togliendo i veli, scopriamo che gli impegni
presi dalla Giunta, a fronte di richieste e insistenze ripetute
da parte del Pd, dei cittadini e degli amministratori locali,
sono stati sostanzialmente disattesi. Lo studio epidemiologico -
continua l'intervento del rappresentante del Partito democratico
- proposto dal direttore del dipartimento di prevenzione
dell'Asfo e per il quale sono necessari tre anni di lavoro,
infatti, non è stato ancora avviato. Se il nuovo
termovalorizzatore da 70mila tonnellate di rifiuti speciali
pericolosi, per il quale Ecomistral ha presentato istanza di
autorizzazione, venisse assentito senza conoscere gli esiti
dell'indagine, sarebbe davvero grave. La Regione deve garantire
la massima tutela della salute e dell'ambiente".
"Per questo motivo - conclude Conficoni - chiediamo che venga
predisposta anche la valutazione di incidenza prevista dalle
norme comunitarie".
ACON/COM/db