FUNZIONE PUBBLICA. DDL 3, MORETTI (PD): POCA COSA, SCELTE DISCUTIBILI
(ACON) Trieste, 21 giu - "Il provvedimento in discussione
prevede una serie di interventi di manutenzione normativa in
materia di organizzazione e di personale che, nel loro complesso,
non hanno una portata rilevante. Ciò non toglie che, tuttavia,
alcune disposizioni contengano delle scelte discutibili e, in
sede di Commissione, le abbiamo messe in evidenza e criticate nel
merito".
Lo evidenzia nella sua relazione - riassunta di fatto in Aula -
il capogruppo dem Diego Moretti, relatore per la minoranza del
disegno di legge 3 relativo alla "Legge di manutenzione della
disciplina dell'organizzazione e del lavoro alle dipendenze della
Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e degli enti regionali",
prima di approfondire i contenuti dell'articolato.
"La modifica dell'articolo 1 - illustra l'esponente del Partito
democratico - trasferisce la competenza dall'assessore competente
al Direttore generale per il rilascio dell'autorizzazione allo
svolgimento di incarichi esterni. Quello successivo prevede la
nomina dei vicedirettori centrali da parte del Direttore
centrale, eliminando la competenza della Giunta regionale (e
quindi il carattere di fiduciarietà), il ricorso a personalità
esterne all'Amministrazione e prevedendo, infine, che il
Direttore centrale possa conferire tale incarico solo ai
dirigenti già incardinati. Una scelta politica
dell'Amministrazione, fatta dopo cinque anni di governo e dopo
qualche incidente di percorso che ha riguardato la nomina di un
vicedirettore esterno alla direzione Ambiente".
Definite "di scarsa rilevanza" le variazioni previste dai due
articoli successivi, Moretti si concentra quindi sull'articolo 5
che "abroga la previsione del riconoscimento del rimborso spese
sostenute dal Commissario per i dragaggi di Monfalcone e Porto
Nogaro, stabilendo unicamente un compenso omnicomprensivo.
Ricordo la netta contrarietà del nostro Gruppo, espressa nella
scorsa legislatura sull'istituzione di tale figura del tutto
inutile e pleonastica, non essendo dotata di poteri speciali e
derogatori rispetto alla normativa in materia ambientale, compito
che avrebbe potuto benissimo essere svolto da dirigenti e
funzionari dell'Ente Regione".
Infine, l'articolo 6 prevede "la modifica normativa più rilevante
dell'intero provvedimento: quella relativa all'abrogazione della
figura del Commissario straordinario per la Riqualificazione e lo
sviluppo del Porto Vecchio di Trieste, istituita con legge di
Stabilità 2023 tramite un emendamento presentato nell'ultimo
giorno in sede di discussione del provvedimento in aula, sul
quale l'assessore Zilli dichiarava la volontà della Giunta di
dare accelerazione 'in tempi certi, e con efficacia' allo
spostamento in un'unica sede in Porto Vecchio degli uffici
regionali".
"Un passo indietro per certi aspetti clamoroso - così lo
definisce Moretti - con cui la Giunta regionale si auto-smentisce
ritenendo ora, diversamente da 5 mesi fa, la Direzione centrale
patrimonio e demanio perfettamente in grado di coordinare le
attività in Porto Vecchio per la progettazione e la realizzazione
delle relative opere per l'insediamento della nuova sede degli
uffici regionali. Forse la Giunta regionale ha preso atto
dell'errore commesso e ha capito che stava perdendo inutilmente
tempo senza ottenere risultati?".
"Al di là della figura del Commissario ora eliminata, da parte
nostra - conclude il relatore per la minoranza, ricordando la
posizione di astensione tenuta dal Pd in sede di I Commissione -
rimangono tutte le perplessità riguardo un'operazione che porterà
a uno svuotamento degli immobili anche di proprietà regionale in
centro città per riempire parzialmente un Porto Vecchio,
evidentemente, ancora privo di vere concrete proposte di nuovi
insediamenti produttivi e di servizi".
ACON/DB-fc