News


FUNZIONE PUBBLICA. AULA APPROVA DDL 3 MANUTENZIONE MACCHINA REGIONALE

21.06.2023
16:29
(ACON) Trieste, 21 giu - Il primo disegno di legge esaminato dall'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia in questo scorcio iniziale di XIII legislatura, definito una sorta di legge di manutenzione e dedicato all'organizzazione del lavoro interno di Regione ed enti collegati, è stato licenziato a maggioranza.

Astenute le Opposizioni, Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e il dem Nicola Conficoni sono stati gli unici consiglieri a manifestare voto contrario. Proprio l'espressione negativa manifestata dal singolo esponente del Partito democratico, polemicamente motivata da una risposta data poco prima allo stesso Honsell dall'assessore regionale ad Autonomie locali e Funzione pubblica, Pierpaolo Roberti, ha caratterizzato la differenza sostanziale rispetto le posizioni già emerse una settimana prima durante i lavori della I Commissione.

Il Consiglio regionale Fvg, presieduto da Mauro Bordin, ha dunque promosso il ddl 3, relativo alla "Legge di manutenzione della disciplina dell'organizzazione e del lavoro alle dipendenze della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e degli enti regionali".

Il provvedimento crea uno strumento legislativo contenente alcune modifiche alle leggi regionali 53/1981, 18/1996, 1/2000, 16/2010, 16/2021 e 22/2022, spaziando dagli incarichi esterni al conferimento del ruolo di vice direttori, dalle istanze di collocamento in aspettativa ai procedimenti disciplinari, fino alla retribuzione del Commissario straordinario per i dragaggi e alla trasformazione della figura del Commissario straordinario per la riqualificazione e lo sviluppo del Porto Vecchio di Trieste.

Attraverso i suoi 7 articoli, la norma apporta alcune variazioni operative ritenute necessarie per la ridefinizione di alcuni aspetti inerenti l'assetto organizzativo della macchina regionale. Oltre all'opportunità che l'autorizzazione agli incarichi esterni venga conferita direttamente dal direttore generale, l'incarico di vice direttore non sarà più fiduciario e assimilato a quello del direttore centrale, ma verrà conferito direttamente dai vertici di ciascuna direzione centrale competente.

Particolare attenzione è stata riservata agli articoli 5 e 6, inerenti rispettivamente all'eliminazione della previsione del rimborso per le spese sostenute dal Commissario straordinario alla guida dell'Ufficio speciale per la realizzazione degli interventi di approfondimento dei fondali del Porto di Monfalcone, oltreché dei dragaggi delle aree portuali di San Giorgio di Nogaro e Marano Lagunare (prevedendo, altresì, uno stipendio quale indennità omnicomprensiva) e alla trasformazione del Commissario per la riqualificazione e lo sviluppo del Porto Vecchio di Trieste, preferendogli altri strumenti già a disposizione dell'Amministrazione regionale.

L'assessore Roberti, nel corso del suo intervento iniziale, aveva specificato che "le nomine dei direttori centrali vanno a scadenza naturale tra qualche mese ed è questo il momento più opportuno per rivedere alcune scelte per la legislatura in corso. Questo facciamo, compresa l'abrogazione della figura commissariale per il Porto Vecchio in base alla riorganizzazione attraverso altre forme e strumenti già stabiliti. Per il resto, si tratta di scelte di carattere politico, compresa quella relativa al Commissario per i dragaggi".

Particolarmente attivo in sede di dibattito il capogruppo del Pd, Diego Moretti, che si è posto in posizione critica sia nei confronti di Roberti che del collega di Esecutivo con delega all'Ambiente, Fabio Scoccimarro. "L'articolo 2 - ha detto - costituisce l'ambito più politico dell'intera norma. Possiamo condividerlo o meno, ma è comunque una vostra scelta. Il problema di una legge, tuttavia, è sempre come la si usa". Anche Honsell ha espresso tutte le sue perplessità, mentre Alessandro Basso (FdI, già relatore per la maggioranza) ha manifestato parole di elogio per i contenuti del ddl 3.

Decaduto l'unico emendamento presentato (quello all'articolo 6 della pentastellata Rosaria Capozzi), i toni si sono accesi nel corso delle dichiarazioni di voto quando, alla conferma di astensione dem da parte Moretti e alla piena fiducia nell'articolato espressa ancora da Basso, ha fatto eco Honsell evidenziando come "nella scorsa legislatura si parlava di better regulation per una normazione chiara, trasparente e comprensibile. Questo, però, ne è un pessimo esempio, anche se semplifica qualche passaggio. Inoltre, non è certo il modo di presentare le istanze in una modalità così scura e opaca".

La risposta dell'assessore Roberti, che ha portato anche alla presa di posizione di Conficoni, ha rimarcato come "nonostante sia una norma di manutenzione per far funzionare meglio l'Ente, qualcuno riesce comunque a creare polemiche e a strumentalizzare. Se il consigliere Honsell pensa che la Giunta venga in aula a rispondere alle Opposizioni su nomine che farà tra un mese, perché di sua competenza, si sbaglia. Non è questo il luogo per farlo e non lo faremo mai. Si tratta di una scelta della Giunta - ha concluso - che compete alla Giunta e sarà il presidente, insieme agli assessori, a decidere cosa fare". ACON/DB-fc



Il presidente del Cr Fvg, Mauro Bordin
Nicola Conficoni (Pd)
Furio Honsell (Open)
Alessandro Basso (FdI)
Diego Moretti (Pd)
Rosaria Capozzi (M5S)
L'assessore Fvg alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti