CENSURA BINI. MORETTI (PD): DA CDX INTIMIDAZIONI PER RIBALTARE REALTÀ
(ACON) Trieste, 22 giu - "Oggi abbiamo assistito a un maldestro
tentativo del Centrodestra di ribaltare la realtà attraverso
interventi intimidatori e offensivi, spostando la questione
sollevata con la mozione di censura dell'assessore Bini dal piano
politico ed etico di un atto inopportuno e con troppe casualità e
di un palese conflitto di interessi, a una situazione personale,
che tale non è mai stata".
Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio
regionale, Diego Moretti, dopo la bocciatura della mozione
presentata dai gruppi delle Opposizioni con cui si chiedeva la
censura dell'assessore regionale Sergio Emidio Bini per le
vicende legate alla compravendita immobiliare tra l'assessore e
l'istituto bancario Mediocredito Fvg, all'epoca dei fatti
partecipato dalla Regione al 47%.
"L'azione delle Opposizioni - spiega ancora Moretti - è servita
se non altro a far uscire dal silenzio il presidente Fedriga, che
dopo un mese di mutismo ha difeso il suo assessore, minimizzando
e derubricando quanto successo a un fatto personale e non
politico. Abbiamo confermato la richiesta di dimissioni di Bini,
ricevendo in cambio lezioni inaccettabili, senza entrare in alcun
modo nel merito della mozione".
"I metodi intimidatori di Bini, la diffida legale ricevuta dal
consigliere Massimo Moretuzzo in risposta alla sua interrogazione
di fine maggio, i toni accusatori e a tratti offensivi di alcuni
esponenti del Centrodestra non fermeranno la nostra azione. La
vicenda - assicura il capogruppo dem - per noi non è chiusa:
attendiamo gli esiti dell'accesso agli atti e la risposta
all'interrogazione del collega Roberto Cosolini per fare
definitiva chiarezza".
ACON/COM/rcm