AMBIENTE. MENTIL (PD): SU IMPIANTO SIOT DI PALUZZA RESTANO TIMORI
(ACON) Trieste, 23 giu - "Le preoccupazioni della comunità
rispetto agli impatti ambientali dell'impianto di cogenerazione
che la Società italiana per l'oleodotto transalpino (Siot)
intende realizzare a Paluzza rimangono, anzi sono aumentate
perché i lavori sono andati avanti, seppure legittimamente, ma
senza un confronto sui dati dell'Ape che affermano il contrario
di quanto sostiene la Società. Ad alimentare un clima di timori
sono le continue e non richieste dichiarazioni del presidente di
Siot, Alessio Lilli, che non perde occasione per ergersi, con la
'sua' Siot, paladino della transizione ecologica".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Massimo Mentil
(Pd) e già sindaco di Paluzza commentando le dichiarazioni del
presidente di Siot, Alessio Lilli, relative ai quattro impianti
di cogenerazione previsti dal Piano industriale societario.
"La Regione non ha recepito le istante del Comune di Paluzza,
quelle di Legambiente e del movimento di cittadini, Siot tanto
meno - asserisce Mentil - e l'unica cosa che abbiamo in mano sono
i dati dello studio Ape. Fa specie che il presidente di Siot
ribadisca costantemente posizioni e argomentazioni a supporto
degli impianti di cogenerazione quando, di fatto, non sono state
affatto chiarite e dimostrate le loro tesi sugli impatti
ambientali".
"Intanto resta ancora pendente il ricorso che l'amministrazione
comunale ha presentato, lo scorso 21 marzo, contro
l'autorizzazione concessa dalla Regione. Con Siot - continua il
consigliere dem - è mancato finora un confronto sereno e, come
ultima spiaggia, ci siamo visti costretti a rivolgerci al Tar per
tutelare la comunità. E proprio riguardo agli investimenti che
Lilli dice che Siot abbia previsto per il territorio, basta solo
dire che dagli anni '60 non c'è mai stato alcun intervento, salvo
uno di sicurezza spondale ad appannaggio della stessa Società.
Quindi di benefici non se ne vedono per questo impianto e non se
ne sono mai visti in passato, in 60 anni è stato sempre accettato
tutto e ora che civilmente la comunità si oppone, Siot risponde
andando avanti per la sua strada".
ACON/COM/rcm