SALUTE. CELOTTI (PD): PS ASUFC APPALTATO, PRIVATO SOSTITUISCE PUBBLICO
(ACON) Trieste, 26 giu - "Le cose si chiamino con il loro nome:
quelli che il direttore di Asugi chiama rinforzi ai Pronto
soccorso, rappresentano in realtà il preciso piano che la Giunta
Fedriga sta attuando su tutto il sistema sanitario regionale.
Ossia, la progressiva archiviazione del sistema pubblico e la sua
sostituzione con il privato. Oggi inizia l'ingresso ufficiale del
privato all'interno di un ospedale pubblico".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd), commentando "la decisione dell'Azienda sanitaria
universitaria Friuli centrale (Asufc) di aggiudicare a una
cooperativa di Vercelli parti del servizio emergenza degli
ospedali del territorio di Udine".
"L'esigenza di sopperire alle mancanze di personale - aggiunge
l'esponente dem - viene dunque usata per l'avvio di una
sostituzione. Esattamente la deriva verso il privato che
denunciamo da tempo, che Fedriga e Riccardi stanno mettendo
scientificamente in atto: dalle prestazioni gestite in regime
convenzionato, il passo successivo che si compie oggi è
l'ingresso del privato negli ospedali pubblici, attraverso
cooperative".
Secondo Celotti, la scelta "di risolvere i problemi contingenti,
affidandosi alla sanità privata, ha un prezzo molto alto, sia in
termini di costo effettivo del servizio (ed è forse la prima
volta che il Pubblico esternalizza servizi a un costo più alto di
quello che avrebbe sostenuto gestendoli direttamente), sia in
termini di disfacimento del sistema pubblico, perché è evidente
che sostenere la sanità privata incentiva l'esodo dei medici
dagli ospedali alle cliniche private e alle cooperative, che poi
vincono gli appalti per gestire i servizi nei nostri ospedali".
"In questo momento storico, in cui tutte le strutture pubbliche
sono in sofferenza per mancanza di personale e di competenze,
dalle strutture sanitarie ai Comuni, dobbiamo essere in grado -
prosegue la rappresentante del Partito democratico - di pensare a
modelli nuovi che riportino il Pubblico a essere attrattivo per i
futuri professionisti e per quelli che stanno valutando se
spostarsi nel privato. Significa avere il coraggio di rivedere il
sistema dei concorsi pubblici, significa aumentare gli stipendi e
rivedere i modelli organizzativi per garantire una migliore
qualità del lavoro e della vita".
"Questa - conclude Celotti - è la sfida che va portata avanti a
livello regionale e nell'interlocuzione con Roma. Una sfida che
Fedriga non sta evidentemente nemmeno considerando".
ACON/COM/db