RESISTENZA. MARTINES (PD): MUSEO REGIONALE PALMANOVA SIA UNA PRIORITÀ
(ACON) Trieste, 26 giu - "Ci sono tutti motivi di carattere
storico e legati alla memoria di fatti successi in questa area
della Bassa friulana per valorizzare un luogo simbolo della
repressione anti partigiana della nostra regione. Quanto successo
tra il 1944 e il 1945 nelle quattro celle di detenzione di civili
e partigiani, restaurate della caserma Piave di epoca veneziana,
deve insegnarci prima di tutto che il valore della persona è un
bene unico, che va sempre difeso e mai annientato. In secondo
luogo, dobbiamo tutti imparare a non commettere gli errori del
passato".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Francesco
Martines (Pd), aggiungendo che "trovare risorse regionali per
dare concretizzazione allo studio di fattibilità del Museo
Regionale della Resistenza, presentato oggi nella polveriera
Garzoni a Palmanova, dovrebbe essere un impegno e, quindi, una
responsabilità di tutto il Consiglio regionale e della Giunta
stessa, indipendente dall'appartenenza politica, come rispetto
nei confronti di chi ha dato la vita e/o ha subito violenze per
consegnarci un Paese rinnovato nei principi democratici".
"Come la risiera di San Sabba, anche le celle di detenzione della
caserma Piave di Palmanova sono un luogo della memoria, dove sono
rimasti chiari i segni indelebili di quella immane tragedia.
Riuscire nell'arco di 4/5 anni a trovare le risorse e a
completare i tre lotti previsti, sarebbe - spiega l'esponente dem
- un grande risultato per tre ordini di motivi: per poter
raccontare in maniera compiuta alle nuove generazioni cosa ha
rappresentato in questa regione la Resistenza contro il dominio
nazi-fascista; per poter collegare questo luogo ai due vicini
campi di detenzione/concentramento di Visco e Gonars; per poter
dare al turismo culturale, in forte crescita nella città
stellata, un'offerta storico-culturale di primissimo livello,
perché si creerebbe una rete con il museo civico in fase di
ristrutturazione e il museo militare di Porta Cividale, in fase
di trasferimento dallo Stato al Comune".
"Grazie al restauro delle celle nell'epoca del sindaco Muradore -
conclude Martines - è stato possibile avviare il percorso per un
riconoscimento del luogo come museo, trovando le risorse per un
primo lotto di circa 450mila euro. Adesso, tuttavia, è necessario
l'impegno di tutti, affinché si trovino le ulteriori risorse,
circa 3,5 milioni di euro su base pluriennale, per continuare e
giungere infine al risultato sperato. Raccogliendo, in tal senso,
la disponibilità da parte dell'Esecutivo Fvg, espressa dal vice
presidente con deleghe a Cultura e Sport, Mario Anzil. Sarà un
valore aggiunto per la storia e le ricadute economiche
conseguenti di questa regione".
ACON/COM/db