CULTURA. BERNARDIS (FP): BIAGIO MARIN, SIMBOLO CULTURALE DA CELEBRARE
(ACON) Trieste, 29 giu - "Desidero esprimere un sentito
ringraziamento e i miei più sinceri complimenti agli
organizzatori dell'evento dedicato a preservare e a onorare la
memoria del poeta gradese Biagio Marin".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Diego Bernardis
(Fedriga presidente), riprendendo parte del suo intervento in
occasione della commemorazione del 132° anniversario della
nascita di Marin, tenutasi nella sala del Consiglio comunale di
Grado.
All'evento, dopo i saluti istituzionali del sindaco Claudio
Kovatsch e dell'assessore comunale Raffaella Marin, moderati da
Tullio Svettini si sono alternati il presidente del Consorzio
culturale Monfalconese, Davide Iannis, la docente dell'Università
di Trieste, Cristina Benussi, il presidente del Sistema BiblioGo,
Flavia Moimas, e il presidente dell'Associazione Grado Teatro,
Sonia Zuberti. Ospiti d'onore le nipoti del poeta, Alia e Gaia
Englen.
"Biagio Marin - sottolinea Bernardis, che ricopre anche la carica
di presidente della V Commissione consiliare, pertinente in
materia di Cultura - è una figura di grande rilievo per la nostra
regione e la sua eredità merita di essere custodita con orgoglio.
Attraverso la sua poesia ha costantemente evidenziato il profondo
legame con la sua terra natia. Il patrimonio culturale che ci ha
lasciato richiede la massima attenzione e valorizzazione".
"In qualità di consigliere regionale - aggiunge l'esponente di Fp
- auspico che l'eredità di Marin possa essere ulteriormente
valorizzata. Spero che, in occasione di Nova Gorica e Gorizia
Capitale Europea della Cultura nel 2025, si possa dedicare un
momento speciale per rendere omaggio ancora una volta alla sua
figura e alle sue opere".
"Deve essere motivo di grande orgoglio, per noi, avere letterati
e cantori di tale spessore nella nostra regione. Senza dubbio,
Marin è un personaggio di spicco - conclude Bernardis - che, con
le sue poesie, ha donato al mondo un'immagine che conferisce
prestigio e splendore a Grado e all'intero Friuli Venezia Giulia".
ACON/COM/db