SALUTE. PELLEGRINO (AVS): ASAP STRUMENTO EMERGENZIALE ANTE RIORDINO
(ACON) Trieste, 29 giu - "L'attivazione degli ambulatori
sperimentali di assistenza primaria (Asap) è un risultato affine
al modus operandi nazionale: cercare delle soluzioni in regime di
urgenza, quella che si sarebbe potuto evitare se ci fosse stata
la giusta programmazione. Il 2023 era la dead line oltre la quale
tutti sapevamo che ci saremmo trovati in questa situazione. Se
per un verso questi ambulatori possono essere utili come
soluzione tampone per i cittadini rimasti senza medico di
medicina generale, per l'altro verso devono essere inseriti in un
contesto di riorganizzazione complessiva dei servizi sanitari di
prossimità. In questa prospettiva, considero come un impegno
preciso, da parte del Servizio sanitario regionale,
l'assicurazione che gli ambulatori vengono e verranno via via
chiusi quando, grazie alla nomina di nuovi medici nei territori,
la crisi dell'assistenza primaria e del diritto alle cure si
risolve".
Lo ha dichiarato questo pomeriggio la consigliera regionale
Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra) durante la
convocazione della III Commissione, richiesta dagli esponenti di
Centrosinistra in merito al ricorso agli Asap, e lo ha ribadito
in una nota.
"Dobbiamo pensare - ha specificato Pellegrino al termine delle
dettagliate relazioni dei direttori delle Aziende sanitarie
regionali chiamati in audizione in Commissione - ad una forte
azione politica per ristrutturare, attraverso una seria
programmazione, l'organizzazione dell'intero sistema
dell'assistenza sanitaria di prossimità, inserendo i medici di
medicina generale quali dipendenti del Servizio sanitario
regionale, come i colleghi ospedalieri: persino il ministro
Schillaci ha recentemente ipotizzato questo tipo di soluzione,
alternativa ai contratti libero professionali".
"Se ho parlato di volontà politica per rivoluzionare un sistema -
commenta la consigliera di Avs - è perché ho ben chiaro che la
Regione, con tutta la sua specialità, non ha competenze primarie
in materia di salute. Va perseguito con forza però, senza fare lo
scarica barili, che perseguire le finalità della sanità pubblica
è un atto politico che riguarda anche il legislatore regionale;
l'assessore Riccardo Riccardi, seppur manifesti in ogni suo atto
una visione politica diversa, ci ha informato che comunque
qualcosa si muove nell' interlocuzione Regioni-ministero della
Salute-Stato per una revisione strategica del rapporto tra sanità
pubblica e medici di medicina generale. Ecco, assessore Riccardi,
vede che anche lei parla di volontà politica?".
ACON/COM/rcm