FINE VITA. CABIBBO (FI): CORRETTO APPROFONDIRE IN COMMISSIONE
(ACON) Trieste, 5 lug - "L'obiettivo delle istituzioni sia curare
le sofferenze, non eliminare il sofferente. Si tratta di una
visione culturale e filosofica, prima ancora che politica: il
nostro compito è tutelare, proteggere e sostenere la persona nel
suo percorso di vita naturale e le famiglie che devono sostenere
il peso delle difficoltà che le malattie comportano".
Così, in una nota, Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia,
nel puntualizzare che "rinviare la mozione delle minoranze sul
cosiddetto suicidio assistito alla commissione Salute è una
decisione corretta perché il tema deve essere approfondito
adeguatamente. Si tratta di decidere in ordine a un diritto
fondamentale e inalienabile rispetto al quale, peraltro, non
riteniamo che la Regione possa incidere o stabilire delle
normative, ma che debba essere il legislatore nazionale a
pronunciarsi su un argomento tanto delicato e complesso, ancor
prima delle invasioni di campo della magistratura, che negli
ultimi anni ha suggerito, incoraggiato e orientato
preventivamente scelte che competono alla politica".
Secondo il forzista: "La nostra posizione è di ferma, piena e
totale contrarietà rispetto a chi chiede di creare una corsia
preferenziale verso una forma di suicidio autorizzato dallo
Stato. Chi può arrogarsi il diritto di definire il concetto di
vita dignitosa? Chi e come decide quali siano i confini della
libertà individuale?".
Chiude Cabibbo: "Assecondare la visione crepuscolare secondo cui
va sempre e comunque tutelata la scelta dell'individuo di per sé
stessa, al netto dei valori coinvolti dalla scelta stessa, ci
allontana dal compito di tutela dei valori fondamentali della
comunità cui deve sempre tendere il legislatore. Esistono già nel
nostro ordinamento norme che consentono di rinunciare alle cure,
comprese idratazione e alimentazione e di ricorrere alla
sedazione palliativa profonda. Il Friuli Venezia Giulia non
diventi meta di un macabro turismo della morte ma, piuttosto, si
adoperi per garantire il sostegno ai sofferenti e alla vita".
ACON/COM/li