SALUTE. COSOLINI (PD): PAYBACK FVG, CHIARIRE RISCHI FORNITURE E LAVORO
(ACON) Trieste, 14 lug - "L'allarme nazionale sul meccanismo di
payback per una possibile interruzione delle forniture sanitarie
riguarda anche la nostra regione. É necessario capire che
dimensioni abbia questo problema in Friuli Venezia Giulia, quali
siano i riflessi sulla tenuta delle aziende fornitrici e sui
livelli occupazionali, nonché quali i rischi legati alla
possibile interruzione di forniture indispensabili ai servizi
sanitari".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Roberto Cosolini
(Pd), primo firmatario di una richiesta di audizione in III
Commissione (sottoscritta anche dagli altri Gruppi di
opposizione), congiuntamente alla II, del presidente della
Regione Fvg, Massimiliano Fedriga (anche in veste di presidente
della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome),
dell'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, del direttore
generale dell'Arcs e delle associazioni di categoria economiche
coinvolte nel meccanismo del payback sui dispositivi medici.
"Il payback sanitario sui dispositivi medici - spiega l'esponente
dem - è un meccanismo che impone alle imprese fornitrici di
contribuire a pagare gli sforamenti dei tetti di spesa regionale
dal 2015 in poi. Questo intervento di regolazione del mercato,
volto a contenere la spesa pubblica, rischia però di mettere in
seria difficoltà le piccole e medie imprese che sarebbero
chiamate a versare un importo pari a oltre 1/3 dei margini lordi
e oltre il 60% degli utili prodotti nell'ultimo esercizio. Da
quanto emerge da un recente rapporto Nomisma, 1.400 imprese e
190mila posti di lavoro sarebbero a rischio in Italia a seguito
della richiesta di payback. Quindi, è ipotizzabile un forte
impatto anche nella nostra regione".
"Questo - conclude Cosolini - si tradurrebbe innanzitutto nella
perdita di posti lavoro e nella mancata fornitura di dispositivi
indispensabili ai servizi sanitari. Il tema è preminentemente di
competenza di Governo e Parlamento. È bene però approfondire
dimensione e ricadute della situazione locale e, quindi, quali
sono le intenzioni della Giunta e quali le procedure messe in
atto dalle Aziende sanitarie per verificare il raggiungimento del
tetto, per poi darne tempestiva comunicazione ai fornitori".
ACON/COM/db