INDUSTRIA. MARTINES-POZZO (PD): 6 PUNTI PER DARE UN FUTURO COERENTE A ZIAC
(ACON) Trieste, 18 lug - "A fronte di un approccio quantomeno
inadeguato della Giunta Fedriga sul futuro sviluppo economico e
industriale del territorio friulano e dell'imbarazzante gestione
sul progetto di realizzazione di un mega impianto siderurgico
ipotizzato nella Zona industriale dell'Aussa Corno, il Partito
democratico chiede trasparenza e coinvolgimento del territorio.
Inoltre, propone un documento programmatico in sei punti per
garantire uno sviluppo industriale ed economico rispettoso della
sostenibilità ambientale, sociale e culturale".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Francesco
Martines e Massimiliano Pozzo (Pd) che, nel corso di una
conferenza stampa, hanno illustrato "un documento che propone
linee politiche industriali coerenti con i principi della
sostenibilità ambientale e sociale del territorio friulano".
I lavori hanno affrontato in particolare "la situazione nell'area
Terreni di punta sud nella zona industriale dell'Aussa Corno, nel
Comune di San Giorgio di Nogaro (Udine), dove viene paventata la
realizzazione di impianto siderurgico da parte dei gruppi
industriali-siderurgici Metinvest-Danieli".
"Nonostante la portata della vicenda, l'assessore Bini ha
trascurato totalmente di farsi carico di una proposta
lungimirante all'interno di una visione di politica industriale,
mentre il presidente Fedriga - prosegue l'intervento dem - ha
concorso gravemente evitando, a sua volta, di dare il benché
minimo segnale sul futuro dell'industria regionale. Oggi, di
fatto, il territorio della Bassa Friulana, i suoi cittadini e gli
amministratori sono stati lasciati soli, senza l'adeguata
comunicazione di obiettivi e di effetti concreti sul previsto
insediamento industriale, generando una fondata preoccupazione".
Secondo Martines e Pozzo sono inoltre necessarie "una visione e
una proposta credibile in linea con l'ormai imprescindibile
transizione ecologica ed energetica che il Pd offre alla comunità
regionale e a tutti i soggetti coinvolti. Un documento suddiviso
in sei punti - viene così dettagliato - che prevede: processi
partecipativi e decisionali, lineari e trasparenti (attraverso il
procedimento del débat public per investimenti di grande
portata); una politica industriale che guardi al futuro e
favorisca l'evoluzione delle caratteristiche del sistema
economico regionale; un rapporto virtuoso ed equilibrato tra
ambiente, economia del mare (salvaguardia della biodiversità
lagunare, rilancio dell'economia ittica nella sua complessità) e
manifattura, affinché il no all'investimento Metinvest-Danieli
diventi così un'occasione e un'opportunità per rilanciare una
progettualità nuova; l'attuazione del Piano di gestione delle
Zsc/Zps della laguna di Marano e Grado; l'accessibilità ai
contesti e interventi programmati sul canale di accesso a Porto
Nogaro e via terra; la predisposizione e l'approvazione per la
Ziac del Piano territoriale infraregionale per supportare una
strategia logistico-industriale sostenibile sotto l'aspetto
economico, sociale e ambientale, per il quale è fondamentale il
ruolo del Cosef".
"Queste proposte - concludono Martines e Pozzo - necessitano di
risorse finanziarie per almeno 200 milioni di euro su base
decennale e verranno condivise con le comunità locali. Infine,
confluiranno in una mozione che porteremo in Consiglio regionale
per chiedere un impegno concreto e sostenibile della Giunta
regionale".
ACON/COM/db