INDUSTRIA. MARTINES-POZZO (PD): LAGUNA INADEGUATA PER MAXI ACCIAIERIA
(ACON) Trieste, 21 lug - "La Danieli fa parte di un panorama di
grandi gruppi industriali che ha le risorse e le tecnologie per
investire in innovazione e per accelerare i processi di
transizione energetica. Questo non significa che la Laguna possa
considerarsi adeguata a impianti siderurgici, anche se cosiddetti
green, dal momento che costituisce un ecosistema delicato,
tutelato come sito di interesse comunitario per il suo patrimonio
naturalistico e ambientale, strategico per lo sviluppo di
un'economia turistica già in crescita che è incompatibile con
produzioni siderurgiche di quelle dimensioni".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Francesco
Martines e Massimiliano Pozzo (Pd), aggiungendo che "Danieli e
Metinvest continuino pure a ricercare strade adeguate allo
sviluppo sostenibile, ma in questa ricerca anche sul livello
nazionale includano un'attenta analisi dei siti ospitanti, la cui
adeguatezza va valutata con trasparenza e con percorsi
partecipativi delle istituzioni a ogni livello, nonché di tutto
il territorio".
"Per quanto ci riguarda, la Regione con il presidente Fedriga e
l'assessore Bini, in questa complicata vicenda dell'acciaieria
non ha battuto un colpo. Anzi, non si è affatto distinta per
trasparenza e metodo partecipativo sulle scelte più impattanti
per il territorio. Fedriga e Bini - prosegue l'intervento dem -
continuano tuttora a non dichiarare chiaramente la loro
posizione, nascondendosi dietro procedure amministrative e
burocratiche, mettendo così in difficoltà le amministrazioni
locali responsabili del governo dei loro territori, e gli stessi
cittadini, che vivono con ansia scelte calate dall'alto,
impattanti in maniera determinante sul futuro delle comunità".
Il Gruppo regionale del Partito democratico ribadisce quindi
"l'importanza dello sviluppo economico, la necessità di una
strategia e di una programmazione sostenibile sulle politiche
industriali. Il fatto è - concludono Martines e Pozzo - che
questo ipotetico impianto siderurgico da insediare nell'Aussa
Corno, a ridosso della laguna di Grado e Marano, non ha alcuna
sostenibilità ambientale, sociale e forse neanche economica, se
non con interventi economici del pubblico per creare le
necessarie infrastrutture".
ACON/COM/db