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ASSESTAMENTO. MORETUZZO (PATTO-CIV): NON BASTA UNA PENNELLATA DI VERDE

25.07.2023
16:05
(ACON) Trieste, 25 lug - La riforma delle autonomie locali lasciata priva di indicazioni e risorse, la sanità che vede aumentare le risorse a disposizione ma "senza che in queste trovino riscontro le principali difficoltà del sistema", il tema ambientale, su cui la Giunta sta agendo "con colpevole ritardo e incertezza". Sono le criticità sollevate da Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, nella relazione sul ddl 6.

Rispetto alla "riforma promossa dall'assessore Roberti", questa "sta creando molti più vuoti di quanti ne sia riusciti a riempire in modo soddisfacente: è difficile trovare in regione qualche sindaco, dipendente comunale o cittadino che si dica soddisfatto dello stato in cui versano i municipi del Friuli-Venezia Giulia, nonostante il generoso impegno spesso profuso dagli amministratori locali e dai loro collaboratori". Moretuzzo segnala poi i problemi del sistema sanitario regionale: "Liste di attesa con tempi sempre più dilazionati, personale in fuga e sottoposto a carichi lavorativi e gestionali sempre maggiori a cui si aggiunge il dato del "buco" finanziario delle aziende sanitarie, un ulteriore segnale della gravità del momento, un ulteriore monito alla politica regionale sulla necessità di intervenire in modo deciso, senza più remore e senza ulteriori rinvii di scelte non sono più procrastinabili".

Un ulteriore settore da osservare con attenzione è quello ambientale, su cui in particolare ha puntato l'attenzione Moretuzzo nel suo intervento a braccio in aula. "Sentiamo ancora parlare - ha detto l'esponente di Opposizione - di ambientalismo oltranzista, si prenda invece atto di quel che sta succedendo: chi 20 anni fa diceva che avremmo avuto un cambiamento climatico importante, con siccità alternate a piogge improvvise, aveva ragione. Oggi non è solo sbagliato, ma addirittura inaccettabile contestare quelle analisi: chi nega ciò che sta succedendo è fuori dalla storia. Non basta qualche pennellata di verde, serve un cambio radicale, e invece ci troviamo di fronte a documenti di bilancio, compreso il Defr, che nemmeno citano importanti studi resi pubblici, come quello del Gruppo di lavoro tecnico-scientifico Clima Fvg".

"Ci vuole più coraggio e fermezza - ha aggiunto Moretuzzo - nell'andare verso mezzi di trasporto pubblico, anche se è faticoso. Dobbiamo imboccare la strada di un modello di sviluppo radicalmente diverso, e invece non sappiamo nemmeno come saranno utilizzati i 26 milioni sui poli montani, speriamo non siano usati per finanziare impianti di risalita. Serve insomma un cambio culturale e anche colturale, a livello di agricoltura. E i balletti delle dichiarazioni sul tema acciaieria ci dicono che non è stata fatta chiarezza sull'infrastrutturazione di Porto Nogaro".

In generale, commenta ancora Moretuzzo, "ci pare invece di assistere a una serie di scelte più orientate alla gestione del consenso che alla definizione di una visione di futuro. Questa percezione vale anche per l'ambito economico, dove manca una chiara idea di quale sia la prospettiva sul lungo periodo dello sviluppo turistico". ACON/MT-fa



Massimo Moretuzzo (Patto-Civica)