ASSESTAMENTO. CARLI (PD) ATTACCA SU PORTO VECCHIO, FEDRIGA NON CI STA
(ACON) Trieste, 26 lug - Ha rivendicato le scelte fatte,
respinto le critiche sulla mancanza 'di una visione strategica' e
difeso i dipendenti regionali, 'umiliati' da certe dichiarazioni
della minoranza. È stato il governatore del Fvg, Massimiliano
Fedriga, a intervenire in chiusura della discussione in Aula del
ddl 6 sull'assestamento di bilancio 2023-25, replicando a quanto
ascoltato nel corso delle prime due giornate d'Aula.
'Questo assestamento ha una portata che non conoscevamo, con
oltre 1 miliardo di euro di risorse - ha evidenziato il
governatore -. Da 5 anni sento dire che la Giunta non ha visione
strategica, ma ci tengo a sottolineare che i dati economici e
occupazionali testimoniano come la Regione abbia saputo dare
risposte importanti per rialzarsi dalla crisi e produrre
crescita'. Tra le decisioni prese, Fedriga ha ricordato i 50
milioni destinati in poche ore all'emergenza maltempo: 'Per le
Opposizioni servono sempre più risorse rispetto a quelle
previste: la corsa al rialzo funziona sempre, ma noi
rivendichiamo le scelte fatte'.
È quindi arrivata la replica alle parole del consigliere Andrea
Carli (Pd) sulla decisione della Giunta di trasferire gli uffici
regionali nell'area di Porto Vecchio ('per portarli a bere il
caffè in riva al mare'). 'Il passaggio ci permette di risparmiare
dal nono anno in poi quasi dieci milioni di euro - ha rimarcato
-. Trovo però inaccettabile liquidare questo investimento
umiliando i dipendenti pubblici con certe dichiarazioni'. Fedriga
ha quindi chiuso: 'Con questo assestamento diamo risposte alla
cittadinanza e dimostriamo una visione strategica. Continueremo
come fatto nei cinque anni precedenti a dare prospettiva alla
regione: le polemiche strumentali non ci faranno retrocedere'.
La seduta odierna, avviata nel pomeriggio dopo una serie di
incontri per valutare gli emendamenti, si era aperta con gli
interventi di Roberto Cosolini (Pd) e Lucia Buna (Lega). Il
rappresentante dem aveva presentato le sue riserve sulla manovra,
partendo dalla sanità. 'Ci potrebbe essere più coraggio, invece
registriamo meno risorse rispetto al 2022. Nell'apprezzare il
piano straordinario per le liste d'attesa, crediamo si debba dare
precedenza ai servizi erogati dalla sanità pubblica. Se questa
non è la priorità, siamo preoccupati per la deriva che stiamo
prendendo'. Il consigliere di opposizione ha criticato poi la
gestione degli emendamenti ('abbiamo inaugurato la versione
legislativa della sartoria su misura') e la mancanza di equità
della manovra: 'Una regione più ricca restituisce di più a chi si
è impoverito, secondo pun sano rincipio di equità che deve
ispirare le politiche pubbliche'.
Buna aveva invece contestato l'approccio alla discussione dei
consiglieri di minoranza che 'demonizzano gli stanziamenti e
trovano sempre un 'ma' e, viceversa, apprezzato l'azione del
Governo regionale che 'ha fatto diventare il Fvg un territorio
vivo e vivace, catalizzatore di interessi'. La leghista ha quindi
aggiunto: 'È impossibile negare l'evidenza positiva di quanto
fatto. Bisognerebbe essere contenti dei risultati, ad esempio sul
tema rifiuti, o sulle scelte in materia di ambiente, considerati
gli ingenti fondi previsti e le misure strutturali a difesa del
territorio'.
Svariati gli spunti giunti dalle repliche dei relatori. Furio
Honsell (Open) si era detto profondamento deluso dall'azione
della Giunta: 'La metodologia va condannata, ancora una volta nei
luoghi deputati non ci sono materiali e tutto viene accelerato e
affrettato. Su temi gravi, come la situazione climatica, ci si
muove con interventi ordinari: i 50 milioni saranno utili a un
ristoro minimo, ma bisognerebbe scegliere quale stile di vita
definire per il futuro, serve un cambiamento radicale'.
Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica
Fvg, aveva sostenuto come 'questo assestamento risente di quello
che è successo nelle ultime settimane, l'impatto del maltempo sul
territorio. Abbiamo condiviso l'emendamento che stanzia 50
milioni ma ne presenteremo un altro per istituire un fondo di
rotazione da 100 milioni. È giusto che l'Amministrazione
regionale chieda l'intervento dello Stato, ma noi dobbiamo
attivarci con tutti gli strumenti a disposizone'. La critica
ulteriore dell'autonomista riguardava la trattazione degli ultimi
emendamenti: 'Le risorse sono cospicue, e penso ai 75 milioni per
le infrastrutture, e ci sarebbe piaciuto confrontarci, come
promesso'.
'La nostra non è una posizione di rifiuto a prescindere - così il
dem Carli -. Ma abbiamo sollecitato altre esigenze, dalla
denatalità alla diminuzione del potere d'acquisto'. Sul progetto
di Porto Vecchio, 'piu di qualche perplessità è emersa'. In
generale, Carli aveva definito l'assestamento 'un'occasione
persa, perché buona parte delle risorse non vanno verso
raggiungimento obiettivi di medio-lungo periodo. La visione
strategica doveva essere declinata con più decisione'.
Determinato nella critica alle Opposioni il capogruppo di Forza
Italia, Andrea Cabibbo. 'La Minoranza fa un errore grossolano.
Non si puo dire che questo assestamento non vuole raggiungere
obiettivi di medio-lungo periodo perché questo non è l'oggetto
del provvedimento. La manovra non può impegnare risorse per gli
anni futuri, posto che il bilancio di previsione lo faremo in
dicembre. I 50 milioni per il maltempo? Non possono essere
considerati insufficienti: l'Emilia Romagna ha stanziato 5
milioni per le tragedie che hanno colpito la regione. A fronte di
maggiori entrate - aveva concluso - stiamo facendo un'operazione
di ridistribuzione della ricchezza prodotta dalle imprese e dai
cittadini in ogni ganglio del tessuto socio-economico'.
Mauro Di Bert (Fedriga presidente) aveva mantenuto la linea del
collega di maggioranza. 'Non dobbiamo convincere le Opposizioni
sul percorso in atto. Questa manovra, che sostengo fermamente, è
eccezionale, con una quantità di risorse importante: è stato
fatto il meglio attraverso interventi di natura collaborativa'.
Di Bert aveva criticato Carli per la dichiarazione sui dipendenti
regionali, così come Alessandro Basso. 'Il dibattito non mi è
piaciuto - ha ammesso il rappresentante di Fratelli d'Italia -.
Il consigliere Carli non può dire quello che vuole, abbiamo la
responsabilità di una cifra imponente e sacra; ho sentito i
consiglieri di minoranza demonizzare quanto deciso sulle liste
d'attesa e a parlare di una manovra debole: come può esserlo con
un miliardo a disposizione? Sono riusciti a dire che i Comuni non
sono all'ordine del giorno dell'Amministrazione, a criticare le
scelte sull'ambientalismo che riteniamo corrette e utili. Un
giorno capirete che stiamo facendo bene'.
Dai banchi della Lega era intervenuto il capogruppo Antonio
Calligaris. 'La situazione economica attuale deriva anche da
decisioni prese in passato, quelle sulla ricontrattazione dei
Patti che è una conquista del governatore Fedriga e della sua
Giunta. Questa Regione ha fatto sentire vicinanza e velocità ai
cittadini e imprese nei momenti di crisi conseguenti a pandemia e
guerra in Ucraina'. L'Assestamento in discussione 'è una manovra
coraggiosa perché prevede interventi ingenti per la transizione
ecologica che serve ad abbassare i costi a cittadini e imprese'.
In chiusura di discussione, era intervenuta anche l''assessore
Fvg alle Finanze, Barbara Zilli: 'Questo è un Assestamento e le
risorse sono destinate a misure di investimento. I numeri,
oggettivamente, dicono che è il piu ricco della storia della
Regione e che prevede un irrobustimento di tutte le linee
programmatiche. A questo si è arrivati grazie ai criteri di
programmazione e flessibilità. Un esempio? I 50 milioni per il
maltempo alla Protezione civile che si sommano ai 20 già in
dotazione sono il risultato della flessibilità dei conti del
bilancio'. La rappresentante della Giunta - snocciolati i numeri
sull'incidenza degli investimenti, sul mercato del lavoro e sulla
crescita del Pil- aveva messo infine l'accento sulla volontà
dell'Amministrazione di 'aumentare il benessere e l'attrattività
della comunità regionale con interventi basati su prudenza e
oculatezza e tramite una visione sistemica'.
ACON/MT-fc