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ASSESTAMENTO. CAPOZZI (M5S): PER BUNA NON TUTTI HANNO STESSI DIRITTI

28.07.2023
17:28
(ACON) Trieste, 28 lug - "Ogni volta che cerchiamo di equiparare i consiglieri regionali ai dipendenti della Regione, c'è chi sente la necessità di rimarcare le differenze. Così chiedere che negli asili nido della Regione, presenti a Udine e a Trieste, dove ci sono posti riservati ai dipendenti regionali a una tariffa agevolata, questi vengano estesi anche ai consiglieri e assessori, per i quali espressamente non si chiedevano agevolazioni, diventa l'occasione per sentirsi diversi e dover ribadire che gli eletti non sono cittadini normali e con questa scusa continuano a godere, loro sì dei veri privilegi".

Risponde così alle accuse di voler aumentare i privilegi dei consiglieri la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, che con un emendamento ha chiesto che anche i figli dei consiglieri regionali e degli assessori potessero usufruire degli asili nido aziendali regionali come previsto per tutti i dipendenti regionali.

"Non ci dobbiamo stupire quindi se poi ci sono poche donne in politica - spiega la consigliera -. Probabilmente la collega leghista riesce a conciliare il suo lavoro, non sta certo a me dire quale sia il suo impegno sul territorio o quale sia la sua situazione familiare, con il suo ruolo di mamma. Personalmente, ho potuto riscontrare come le ingenti somme messe a disposizione dalla Regione per l'abbattimento delle rette degli asili nido stiano rendendo impossibile l'iscrizione dei bambini negli istituti del territorio e per chi svolge con impegno questo ruolo in certe giornate non basta nemmeno una sola baby sitter".

"Siamo intervenuti - dice ancora Capozzi - con un altro emendamento per correggere storture come questa, ma anche in questo caso ci siamo sentiti dire che garantire una parte dei posti negli asili alle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, si penalizzerebbero i genitori poveri che non lavorano".

"Quindi si preferisce aiutare chi potrebbe seguire i figli a casa e sfavorire chi ha la fortuna di lavorare - commenta la consigliera -. La realtà è che in questo assestamento è avvenuto tutto il contrario di tutto: noi abbiamo proposto misure per lavoratori e famiglie in difficoltà, la Maggioranza ha confermato milioni di euro a grandi imprenditori, cui non hanno voluto aumentare nemmeno l'addizionale Irpef. E non contenti offendono anche i dipendenti regionali rei, secondo loro, di godere assurdi privilegi". ACON/COM/mt



Rosaria Capozzi (M5S)